Terremoto ai Campi Flegrei, mille evacuati a Pozzuoli: in Prefettura riunito il Centro Coordinamento Soccorsi

Terremoto Pozzuoli, cresce la preoccupazione: il Prefetto riunisce il Centro Coordinamento Soccorsi a Napoli
MeteoWeb

Dopo il nuovo sciame sismico di questa mattina ai Campi Flegrei, presso la Prefettura di Napoli è stato attivato il Ccs – Centro Coordinamento Soccorsi. La scossa più forte è stata quella delle 04:09 di magnitudo 3.7, dopo che ce n’era stata un’altra di magnitudo 3.5 alle 03:52 e altre di magnitudo minore. Adesso è in corso una riunione di tutti i componenti del Ccs, presenti presso la sala operativa della Protezione Civile della Prefettura con la centrale operativa regionale di Protezione Civile, i Coc Centri Operativi Comunali di Pozzuoli, Bacoli e Napoli per fare il punto della situazione. Nell’immediato, i sindaci di Pozzuoli, Bacoli e Quarto hanno disposto l’attuazione delle verifiche sul territorio e, allo stato, non risultano danni a persone o cose. A Napoli si regista una caduta calcinacci in zona Concordia ai Quartieri spagnoli, su un immobile rispetto al quale i Vigili del Fuoco non hanno evidenziato lesioni strutturali.

Attualmente sono “circa mille le persone che sono fuori dalle rispettive abitazioni perché il Comune sta facendo una serie di attività di monitoraggio e quant’altro” ha detto il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, facendo il punto con i giornalisti dopo la riunione del comitato di coordinamento dei soccorsi, “che ho convocato – spiega – nell’immediatezza con i sindaci di Napoli, Bacoli e Pozzuoli“.

Soprattutto abbiamo posto l’accento sulle misure da assegnare alle famiglie destinatarie di ordinanza di sgombero – aggiunge – c’è un’interlocuzione molto importante con il Dipartimento di Protezione civile nazionale e regionale. Questa riunione ha fatto il punto della situazione ma soprattutto per rassicurare sulla mancanza di danni“.

Il centro di coordinamento soccorsi andrà avanti, assicura il prefetto sottolineando che “al momento non registriamo altre situazioni, certamente il disagio della popolazione è un disagio che noi dobbiamo accompagnare con tutte le nostre forze, anche con misure economiche di cui si sta discutendo“.

C’è un disagio della popolazione – ha proseguito il prefetto – che noi dobbiamo accompagnare con tutte le nostre forze ma anche con misure economiche delle quali si sta discutendo“. In merito alla praticabilità delle vie di fuga nel momento in cui si registrano grandi eventi il prefetto ha chiesto alle forze dell’ordine di intensificare “i servizi di viabilità proprio perché le strade devono essere sempre libere“.

Il dipartimento nazionale della Protezione civile e quello regionale stanno lavorando alacremente affinché le esercitazioni si possano tenere prima possibile” ha aggiunto il prefetto. Le esercitazioni di protezione civile si dovevano tenere nei giorni scorsi ma poi sono state rinviate.

Nell’ambito dei controlli, “un tema che si sta affrontando è quello dell’abusivismo. Il disagio della popolazione che è fuori casa va accompagnato – sottolinea il prefetto di Napoli – il governo in campo sta creando le migliori condizioni possibili perché quel disagio sia affievolito nel più breve tempo possibile“.

Per quanto riguarda l’attività complessiva scaturita dal decreto legge Campi Flegrei, “tutti gli adempimenti si stanno svolgendo con grande attenzione e rapidità perché tutti abbiamo piena consapevolezza delle difficoltà che questo sciame sismico può provocare“, aggiunge Michele Di Bari. A chi gli chiede se la prova di evacuazione subirà altri slittamenti, dopo il rinvio di fine maggio a causa dello sciame sismico culminato nella forte scossa di magnitudo 4.4, il prefetto risponde che “il Dipartimento della Protezione civile nazionale e quello regionale stanno lavorando alacremente perché questa esercitazione si tenga il prima possibile” e ribadisce che il governo nazionale “sta seguendo con grande attenzione tutte queste fasi, il ministro Musumeci, la presidente del Consiglio Meloni, il ministro Piantedosi“. “Io credo che il tema non sia mai stato messo in stand-by“, conclude il prefetto di Napoli.

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