La storica e misteriosa struttura di Stonehenge è stata teatro di un attacco vandalico da parte di gruppi definiti “terroristi climatici“. L’evento ha suscitato indignazione e preoccupazione in tutta la Gran Bretagna, poiché le autorità indagano sulla natura e sul motivo di questo gesto senza precedenti. Due persone sono entrate in azione prima del solstizio di estate, come rende noto l’organizzazione, per chiedere al governo britannico di siglare impegni vincolanti per eliminare i carburanti fossili entro il 2023. I due attivisti sono stati arrestati. Secondo Just Stop Oil, la vernice utilizzata sarà ‘lavata’ dalla pioggia.
La vandalizzazione di Stonehenge
Secondo quanto riportato, i perpetratori hanno intrapreso un’azione dimostrativa all’interno del sito, che è patrimonio mondiale dell’UNESCO, rendendo evidente il loro messaggio contro le politiche ambientali attuali del governo britannico. Questo atto di vandalismo ha causato danni significativi a una delle icone più iconiche della preistoria europea, suscitando una reazione immediata da parte delle autorità locali e della comunità internazionale.
Stonehenge, situato nel Wiltshire, è stato per secoli un enigma archeologico e un simbolo di connessione con il passato preistorico della Gran Bretagna. Le autorità hanno già avviato un’indagine approfondita per identificare i responsabili e portarli alla giustizia, mentre i lavori di ripristino sono già in corso per preservare l’integrità storica del sito.
Questa devastante azione non solo ha colpito fisicamente Stonehenge, ma ha anche sollevato interrogativi sulla sicurezza dei siti storici di importanza mondiale in un’era di crescente attivismo climatico. I leader politici e culturali hanno condannato unanimemente l’attacco, sottolineando l’importanza di proteggere il patrimonio storico e culturale di inestimabile valore per le generazioni future.
Dichiarazioni e colpevoli
Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha condannato l’azione parlando di un ”atto vergognoso di vandalismo”. Just Stop Oil ha identificato i due manifestanti in Niamh Lynch, una studentessa di 21 anni di Oxford, e Rajan Naidu, un 73enne di Birmingham. Il gruppo ha detto che la polvere arancione era amido di mais e sarebbe stata “lavata via con la pioggia“. La protesta arriva la vigilia dell’inizio delle celebrazioni per il Solstizio d’estate che si tengono al sito patrimonio mondiale dell’Unesco. I curatori stanno indagando sull’entità del danno. Just Stop Oil ha affermato di aver protestato per chiedere al prossimo governo britannico di porre fine all’estrazione e alla combustione di petrolio, gas e carbone entro il 2030. ”Continuare a bruciare carbone, petrolio e gas comporterà la morte di milioni di persone. Dobbiamo unirci per difendere l’umanità altrimenti rischieremo tutto”, ha detto un portavoce del gruppo.
Mike Pitts, archeologo e autore di How to Build Stonehenge, ha affermato alla Bbc che quanto accaduto è “potenzialmente piuttosto preoccupante“. Pitts ha ricordato che ”il monumento è stato recintato per decenni e le superfici dei megaliti sono protette. Sono sensibili e sono completamente ricoperti di segni preistorici che devono ancora essere studiati a fondo e qualsiasi danno superficiale alle pietre è estremamente preoccupante”. Inoltre, ha aggiunto, ”sui megaliti è cresciuto un eccezionale giardino di licheni”.