“Il mancato accordo in Europa sulle nuove tecniche genomiche (NGT) rappresenta un’occasione persa per il settore agricolo e la ricerca scientifica pubblica”. Per Coldiretti, “la decisione del Coreper I è un grave passo indietro in termini di sostenibilità ambientale e per la tutela della biodiversità. Le NGT sono infatti uno strumento di aiuto concreto per gli agricoltori in quanto permetterebbero di selezionare nuove varietà vegetali più resilienti agli impatti del cambiamento climatico, utilizzando meno input chimici. Tutto questo, sempre nel rispetto della distintività dell’agricoltura italiana ed europea”.
“Si deve considerare inoltre che sia in Parlamento che in Consiglio, anche grazie alle azioni di Coldiretti, era emersa la chiara volontà di non consentire per tali tecniche genomiche la brevettabilità, lasciandone quindi un più libero utilizzo anche ad imprese molto piccole, cosa che invece non era stato possibile per gli ogm che sono diventati, soprattutto in Africa, strumenti di condizionamento da parte delle multinazionali. Ci auguriamo pertanto che la nuova Commissione rimetta la questione rapidamente al centro dell’agenda”, conclude Coldiretti.