Una vicenda scioccante di violenza animale ha scosso profondamente la tranquilla città di Ancona, gettando luce su un caso di crudeltà che ha suscitato indignazione e rabbia nell’intera comunità locale. Marco Battellini, un noto avvocato della zona, si trova ora al centro di un processo legale carico di tensione, accusato di aver avvelenato i suoi tre amati cani, due setter irlandesi di nome Diva e Hermes, entrambi di due anni, e il loro affettuoso padre Max, di sei anni.
Il presunto avvelenamento dei cani
Secondo le accuse formulate dalla procura di Ancona, le indagini condotte con scrupolo e dedizione dalla pm Valeria Cigliola hanno delineato una vicenda agghiacciante. Pare che Battellini abbia deliberatamente somministrato una dose letale di veleno ai suoi adorati compagni a quattro zampe, con l’intenzione di porre fine alla loro vita. Ma ciò che rende questa tragedia ancora più straziante è il tentativo dell’avvocato di manipolare l’opinione pubblica: dopo aver commesso l’atto orribile, avrebbe pubblicato su Facebook una foto dei corpi inanimati dei suoi cani, attribuendo la loro morte a un ignoto aggressore.
Le indagini degli inquirenti hanno portato alla luce ulteriori dettagli inquietanti. È emerso che Battellini avrebbe acquistato il veleno presso un ferramenta di Sirolo, cittadina nei pressi di Ancona, per poi utilizzarlo nell’atroce piano di uccidere i suoi fedeli amici a quattro zampe. Inoltre, l’autopsia condotta sugli animali ha confermato la presenza di tracce del veleno nel loro cibo, fornendo ulteriori prove incriminanti contro l’avvocato.
Secondo l’accusa, Battellini avrebbe agito per liberarsi dei suoi cani poiché non riusciva più a gestirli. Tuttavia, la difesa dell’avvocato, rappresentata con vigore dall’avvocato Giovanni Bora, contesta fermamente questa versione dei fatti. Bora sostiene che i cani avevano un valore economico significativo e che, se Battellini avesse desiderato liberarsi di loro, avrebbe optato per la vendita anziché per un gesto così crudele e disumano. Inoltre, si insinua il sospetto che Battellini possa essere stato vittima di un piano orchestrato da qualcuno desideroso di danneggiarlo.