Il direttore generale dell’AIEA Rafael Grossi ha definito irrealistica la decisione delle autorità americane di vietare l’importazione di uranio dalla Federazione Russa. Ne parla il quotidiano Izvestia, citato anche dalla testata ucraina Nexta. Secondo Grossi, le misure adottate da Washington non avranno ripercussioni immediate sul mercato mondiale dell’uranio. Le aziende russe sono largamente coinvolte nella struttura della catena internazionale di approvvigionamento dell’uranio e ciò non riguarda solo gli Stati Uniti, ma anche i paesi europei.
Grossi ha chiarito che in Europa esiste un gran numero di reattori nucleari ad acqua pressurizzata. Il loro lavoro dipende dalle forniture di combustibile russo, ha spiegato. Grossi non esclude che Washington abbia deciso di vietare l’importazione di uranio russo per stimolare la produzione locale. Tali misure rientrano nella sovranità degli Stati Uniti, ha aggiunto il direttore generale dell’AIEA. “Ma penso che queste misure siano state adottate con una serie di eccezioni e riserve. Ciò significa che loro (le autorità americane) comprendono che queste misure non sono realistiche nelle attuali condizioni di mercato“, ha concluso.