Il 18 luglio 1995 l’isola caraibica di Montserrat fu colpita da una delle più devastanti eruzioni vulcaniche della sua storia. Il vulcano Soufrière Hills, dormiente per secoli, si risvegliò improvvisamente, iniziando un periodo di intensa attività che sarebbe durato per anni. L’eruzione iniziale fu solo l’inizio di una serie di eventi catastrofici che cambiarono per sempre la vita sull’isola.
Nei mesi successivi, la situazione peggiorò drasticamente. Colate piroclastiche, frane e flussi di lava devastarono il territorio, culminando nella distruzione totale della capitale, Plymouth, nel 1997. La città, un tempo fiorente, fu sepolta sotto metri di cenere e detriti, trasformandosi in una “moderna Pompei”. L’eruzione costrinse circa due terzi della popolazione di Montserrat, oltre 7mila persone, a evacuare l’isola, cercando rifugio principalmente nel Regno Unito e in altre isole caraibiche.
L’impatto socio-economico fu enorme, con l’agricoltura e il turismo quasi completamente paralizzati. Oggi, Montserrat sta ancora cercando di risorgere dalle ceneri. Il vulcano Soufrière Hills rimane attivo, monitorato costantemente.
L’eruzione del Soufrière Hills rappresenta un tragico esempio di come le forze della natura possano cambiare irrevocabilmente la vita delle persone e l’ambiente, lasciando cicatrici profonde che richiedono generazioni per guarire.