Il Nord Italia si prepara ad una nuova violenta ondata di maltempo, che sarà caratterizzata da piogge intense e forti temporali, in grado di provocare grandine di grosse dimensioni e forti raffiche di vento. Non è esclusa la possibilità di tornado. La Protezione Civile e l’Aeronautica Militare hanno già lanciato le loro allerte. Anche il servizio Pretemp avvisa del forte maltempo che si abbatterà sulle regioni settentrionali, emettendo il livello di allerta 3 per domani, venerdì 12 luglio.
Di seguito, riportiamo i dettagli delle loro previsioni meteo.
Il “temporaneo indebolimento del promontorio anticiclonico favorirà l’avvicinamento da ovest di una saccatura con aria più fresca in quota. Il passaggio della saccatura causerà l’aumento dell’instabilità atmosferica, con la formazione di sistemi convettivi che potranno risultare forti o molto forti a nord del Po a causa della presenza di bassi strati molto umidi e caldi. Nella giornata di venerdì, i temporali potranno causare grandinate distruttive, downburst violenti e piogge intense”, scrivono gli esperti di Pretemp.
“Il livello di pericolosità 3 è stato emesso per Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige e parte di Veneto e Valle d’Aosta per probabili forti supercelle, con grandine di grosse dimensioni (>5 cm), nubifragi (>30 mm/h) e downburst (>100 km/h). In questa fascia sarà altresì possibile la formazione di sistemi convettivi quasi lineari (QLCS) anche come possibile evoluzione di sistemi supercellulari; in questo caso potranno essere le forti raffiche di vento lineari il rischio maggiore. Non esclusi anche tornado mesociclonici. Sulla fascia prealpina e alpina, specie di Lombardia e TAA, saranno possibili piogge intense, con accumuli massimi stimati di circa 150 mm/24h”, viene spiegato.
“Nelle zone a livello di pericolosità 2 sarà possibile la formazione di forti temporali a supercella, ma con una probabilità minore rispetto alle zone contrassegnate tramite il livello di pericolosità 3. Nel caso in cui si dovessero formare i temporali, saranno possibili grandinate di medio-grosse dimensioni e nubifragi. Qui risulta meno probabile la formazione di downburst”, aggiungono da Pretemp.
Livello 3
“Nel corso della giornata di venerdì, l’asse di saccatura si porterà sulla Francia e sul Nord Italia, le correnti in quota si disporranno da sud-ovest, rinforzando e divergendo. Al suolo non sarà presente nessun chiaro minimo di pressione, ma agirà un debole richiamo di aria calda e umida sul Mar Ligure e sul Mar Adriatico. La convezione sarà forzata dal calo dell’altezza di geopotenziale, dall’avvezione di aria più fresca nelle medie quote troposferiche (isoterma di -12°C in ingresso a 500 hPa sul nord-ovest), da locali convergenze esacerbate dall’ingresso dell’aria umida e dalle brezze, dall’avvezione di un’anomalia di vorticità potenziale positiva e infine da fattori orografici. L’avvezione di aria più fresca determinerà la rottura dell’inversione termica in quota associata alle correnti calde subtropicali e causerà significativa riduzione del CIN, che tuttavia rimarrà ben presente sulla PP a sud del Po. La presenza di aria molto umida nei bassi strati (temperature di rugiada diffusamente superiori ai 20°C) e l’ingresso di aria più fresca in quota determinerà la formazione di un netto elevated mixed layer e quindi l’aumento dell’energia potenziale disponibile per la convezione, con valori di ML CAPE superiori ai 1500 J/kg su tutta la pianura padana e superiori ai 3000 J/kg sul Piemonte nel pomeriggio e in serata su Veneto e forse FVG (qui è stato comunque mantenuto il livello di pericolosità 2 per alcune incertezze previsionali). Il rinforzo dei venti nella media troposfera determinerà l’aumento del windshear verticale, con valori di DLS superiori ai 25 m/s soprattutto dal pomeriggio sul nord-ovest. Saranno quindi possibili supercelle anche ben organizzate, capaci di produrre rovinose grandinate di grosse dimensioni (>5 cm), specie sulla tra le alte pianure e la fascia pedemontana di Piemonte, Lombardia e Veneto”, si legge nelle previsioni di Pretemp.
“I temporali, anche a carattere supercellulare, saranno possibili già dalla tarda notte tra Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia al confine con la Svizzera. In mattinata si potranno sviluppare temporali in maniera più organizzata anche sulle pianure del Piemonte, in successivo spostamento verso la Lombardia, Il TAA, il Veneto e forse il FVG verso il pomeriggio. In questa prima fase non sono esclusi violenti downburst (raffiche superiori ai 100 km/h), specie tra Lombardia e TAA, grandinate con chicchi superiori ai 4 cm e nubifragi, specie verso la fascia Prealpina e Alpina. Nel primo passaggio non è escludibile qualche fenomeno vorticoso, specie su alta pianura e Prealpi venete”, viene evidenziato.
“Il secondo passaggio sarà probabilmente il più violento: inizierà dal primo pomeriggio/metà pomeriggio sul Piemonte e sulla Valle d’Aosta e si propagherà velocemente verso ENE. Si potranno formare temporali molto forti a supercella sulle medio-alte pianure, in possibile evoluzione a sistemi lineari procedendo verso nord-est. Nella fase supercellulare è lecito attendersi grandine grossa (diametri superiori ai 6 cm) specie tra Piemonte e Lombardia e possibili fenomeni vorticosi. Nella probabile fase successiva saranno possibili nubifragi e forti raffiche di vento lineari (TAA e generalmente zona centro-orientale) ma anche grandine grossa associata a qualche supercella sul margine sud-orientale di un probabile QLCS (cioà tra alte pianure del Veneto e del FVG). Sulle zone alpine e prealpine saranno altresi probabili piogge intense, dati i valori di PWAT superiori ai 40 mm. Accumuli massimi stimati di circa 150 mm/24h tra Piemonte e soprattutto Lombardia e TAA”, viene spiegato.
“Nelle zone in PP a livello di pericolosità 2 sussistono sostanzialmente le stesse condizioni di quelle a livello 3, con l’eccezione della possibile persistenza del CAP a causa della maggiore rubustezza dell’inversione termica a 850 hPa”.
Livello 1
“Nel pomeriggio, tra Emilia e Romagna, si verificherà un boundary tra aria più secca in discesa dall’Appennino e un debole scirocco in entrata dal Mar Adriatico. Alcuni modelli ad altissima risoluzione simulano lo sviluppo di convezione lungo questo margine: se si dovesse verificare, data l’energia a disposizione e il moderato-forte windshear verticale, non sono escluse locali grandinate e nubifragi a causa di isolate supercelle”, concludono gli esperti di Pretemp.
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