Alzheimer: negli USA via libera a farmaco che rallenta il declino cognitivo

Donanemab agisce attaccando le placche amiloidi nel cervello, che interrompono le connessioni neuronali
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Negli Stati Uniti la FDA ha approvato un nuovo farmaco contro l’Alzheimer, Kisunla (donanemab), sviluppato da Eli Lilly. Questo anticorpo monoclonale, somministrato tramite iniezione endovenosa, ha dimostrato di rallentare fino al 35% la progressione della malattia nei pazienti trattati in fase precoce. La decisione dell’FDA è seguita a una raccomandazione positiva del comitato consultivo, nonostante i potenziali gravi effetti collaterali come emorragie cerebrali.

Donanemab agisce attaccando le placche amiloidi nel cervello, che interrompono le connessioni neuronali. Fa parte di una nuova categoria di trattamenti basati sull’immunoterapia, che mobilita le cellule immunitarie contro queste placche. Nei trial clinici, donanemab ha rallentato il declino cognitivo fino al 35% nei pazienti in fase precoce e del 22,3% sul campione complessivo, riducendo le placche amiloidi fino all’84% a 18 mesi.

Tuttavia, può causare gravi effetti collaterali, inclusi rigonfiamenti e microemorragie cerebrali (condizione Aria). Un altro farmaco simile, Leqembi (lecanemab), è stato approvato nel luglio 2023. Eli Lilly sta anche sperimentando un nuovo trattamento, remternetug, che ha mostrato risultati promettenti.

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