Campi Flegrei, Musumeci: “confermato il livello di allerta giallo. Stanziato quasi mezzo miliardo”

Campi Flegrei, Musumeci: “gente ingannata per 80 anni, mi aspetto collaborazione. entro l'anno capiremo stato vulnerabilità immobili”
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Il Dipartimento tiene sotto costante controllo l’attività sia bradisismica che sismica che vulcanica. Per tre volte negli ultimi mesi abbiamo riunito la Commissione nazionale Grandi rischi. Il 26 luglio scorso, la Commissione ha confermato la prosecuzione della dinamica bradisismica e non ha rilevato motivazioni per la modifica dell’attuale livello di allerta, che è e resta giallo“. Lo ha riferito, nel corso di una audizione della Commissione parlamentare per le Questioni regionali, il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci.

Il Ministro ha ricordato che “non è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale, mai richiesto dalla Regione Campania, e, secondo il Dipartimento, con le misure adottate, potremmo agire con lo stato di mobilitazione nazionale”.

Musumeci: “dal 2005 sollevamento di 1 metro e 20 centimetri”

I Campi Flegrei presentano tre rischi concorrenti, il rischio sismico, vulcanico e bradisismico, cioè il sollevamento o l’abbassamento del terreno. Dal 2005 ad oggi, secondo gli esperti, il terreno si sarebbe sollevato di 1 metro e 20 centimetri circa, ha aggiunto Musumeci.

Da sempre gli abitanti dei Campi Flegrei convivono con i rischi, ma nell’ultimo dopoguerra il tasso di densità abitativa è cresciuto del 100%. Nel 1951, secondo le nostre indagini, c’erano poco più di 50mila abitanti. Nel censimento del 2021 siamo a 103mila abitanti“, ha detto ancora il Ministro.

“Stanziato quasi mezzo miliardo, una somma mai impegnata”

Il Commissario straordinario avrà il compito di intervenire sulle infrastrutture di trasporto e i servizi essenziali prioritari, sul patrimonio edilizio pubblico interessato dal fenomeno bradisismico localizzato nella zona di intervento – una zona limitata -, sugli edifici scolastici dichiarati inagibili. Per effettuare i propri interventi, il Commissario si avvarrà di una dotazione finanziaria di 136 milioni circa per gli edifici pubblici, 285 milioni circa per le infrastrutture, oltre 16 milioni per i plessi scolastici dichiarati inagibili. Se si considerano i 50 milioni del primo decreto legge, arriviamo a poco meno di mezzo miliardo di euro, una somma mai impegnata per una zona così limitata come quella dei Campi Flegrei“, ha sottolineato Musumeci.

La popolazione dei Campi Flegrei è stata ingannata per 80 anni da chi aveva il compito di parlare con assoluta sincerità e non lo ha fatto. Mentre da una parte si parlava di sisma, dall’altra si preparavano e si autorizzavano i piani di costruzione e di lottizzazione. La responsabilità non è di chi ha ricevuto la casa dal padre o dal nonno o da chi ha ritenuto in buona fede di andarvi ad abitare, ma di chi aveva il dovere di disciplinare l’attività edilizia e urbanistica in una zona ad alto rischio e non lo ha fatto. Non invertiamo le parti, per carità. E perché in 80 anni non sono state messe a disposizioni le risorse per mitigare il rischio sismico o vulcanico o bradisismico? Perché si è aspettato che lo facesse questo governo nel momento peggiore per le finanze dello Stato?”, ha continuato il Ministro.

Dai parlamentari mi aspetto collaborazione – sottolinea Musumeci – non occasione di critica ingiustificata o pretestuosa, mi aspetto interventi per stimolare la prevenzione non strutturale, mi aspetto interventi per sollecitare un approccio culturale diverso e mi amareggia constatare che nessuna attività parlamentare di tutti i gruppi, prima che noi accendessimo i riflettori sui Campi Flegrei, abbia mai posto l’accento sulla difficoltà di quell’area e sulla necessità di dover intervenire nella misura in cui lo abbiamo fatto noi”.

Campi Flegrei, “la messa in sicurezza di tutto il costruito è una bugia”

Lo Stato dovrebbe mettere in sicurezza il patrimonio costruito nel 64% del territorio nazionale? Tale è quello esposto al rischio sismico. E perché non farlo per il rischio vulcanico? E perché non per il rischio idrogeologico, che in Italia riguarda il 94% del territorio? Cosa si chiede allo Stato? Accelerare cosa? Acceleriamo la prevenzione, un processo di condivisione con le comunità interessate. Una volta accertata la vulnerabilità – ribadisce Musumeci – lo Stato interviene sugli immobili particolarmente esposti al rischio. Smettiamola di creare illusioni nella popolazione. Smettiamola di dire che lo Stato potrà mettere in sicurezza tutto il costruito dei Campi Flegrei. È una bugia, è un abuso, è una violazione. Lo Stato può intervenire per assicurare a tutta la popolazione la fruibilità degli spazi pubblici, ha il dovere di farlo, e nessun altro governo lo ha mai fatto, ma non può assolutamente alimentare illusioni su 103mila abitanti così che appena finiscono le operazioni di accertamento della vulnerabilità ogni famiglia si sentirà al sicuro. Sarebbe un crimine doverlo ripetere, così come un crimine è stato avere consentito quella espansione”.

“Secondo il governo nazionale su quell’area non si può più costruire una casa, non si deve più costruire una casa. È un provvedimento adottato dallo Stato, nelle more che la Regione Campania, competente in materia urbanistica, possa definire la norma”, ha affermato Musumeci.

È stato predisposto l’accertamento della vulnerabilità del patrimonio privato, con centinaia di tecnici che hanno effettuato migliaia di sopralluoghi. Entro quest’anno avremo un risultato concreto per capire quale è lo stato di vulnerabilità degli immobili”, ha continuato il Ministro. “Il fenomeno di abusivismo, mi si dice, è presente, ma non conosco l’entità e il tasso di diffusione. Noi – riferisce ancora Musumeci – immaginiamo che, attraverso una indagine più accurata del costruito esistente, si possa individuare qualche unità abitativa che sia particolarmente sovraesposta al pericolo bradisismo. In quel caso, d’intesa con la Regione e il Comune interessato, si potrebbero immaginare alcuni provvedimenti”. Previste “misure urgenti per la riqualificazione e la riparazione degli edifici residenziali inagibili, quelli maggiormente esposti al rischio. Stiamo cercando di capire, appena si sarà conclusa l’indagine, speriamo entro l’anno, di poter procedere per quantificare la risorsa. Sono esclusi gli immobili abusivi e le seconde case”.

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