Da Nord a Sud del Paese, migliaia di agricoltori in piazza per denunciare la piaga dei cinghiali che devastano le colture e chiedere alle Regioni un intervento immediato per ridurre un numero di selvatici ormai fuori controllo. La mobilitazione della Coldiretti ha raggiunto la Capitale, oltre a Trento e Cagliari, per sensibilizzare istituzioni e cittadini sulla necessità di porre un freno immediato al problema. A Roma, i manifestanti hanno addirittura allestito un’esposizione per mostrare dal vino i danni causati dai cinghiali con pannocchie di mais, cocomeri e altri prodotti con evidenti i segni del passaggio dei branchi. L’obiettivo è far adottare un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica incontrollata, facendo applicare a livello locale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno.
Le proteste seguono quelle messe in campo nelle scorse settimane in Liguria, Basilicata, Molise, Puglia, Toscana, Piemonte, Umbria, Emilia Romagna, Abruzzo, Lombardia e Calabria. I cinghiali hanno causato nell’ultimo anno danni all’agricoltura italiana per circa duecento milioni di euro, devastando campi di grano, orzo, mais, ortaggi e persino vigneti. A ciò vanno aggiunti i problemi causati dalla peste suina africana, di cui proprio i cinghiali rappresentano il principale veicolo di diffusione, portando all’abbattimento di migliaia di maiali perfettamente sani. Senza dimenticare la piaga degli incidenti stradali causati dai selvatici, ben 170 con morti e feriti nel 2023, secondo l’analisi Coldiretti su dati Asaps, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente.