CME arriva prima del previsto, ma è una tempesta di radiazioni a sorprendere la Terra

Una CME avrebbe dovuto generare una tempesta geomagnetica G2, che non si è verificata. È invece in corso una tempesta di radiazioni
MeteoWeb

Arrivata 6 ore prima del previsto, l’espulsione di massa coronale (CME) prodotta dal Sole il 21 luglio ha colpito il campo magnetico terrestre ieri, 23 luglio, alle 22:10 ora italiana. “Normalmente, una CME precoce colpirebbe più duramente del previsto a causa della velocità superiore a quella prevista. In questo caso, tuttavia, l’impatto non è stato efficace,” spiega il sito specializzato SpaceWeather.com, a cura dell’astrofisico Tony Phillips. “I campi magnetici all’interno della CME non si sono collegati alla magnetosfera terrestre e, quindi, non si è verificata alcuna tempesta geomagnetica“, nonostante quanto previsto anche dallo Space Weather Prediction Center della NOAA.

Tuttavia, lo SWPC riporta “un evento di tempesta di radiazioni solari minori S1“. “La tempesta è il risultato dell’attività CME sul lato nascosto del Sole“.

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Credit SWPC NOAA

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Credit SpaceWeather.com

Cos’è una tempesta di radiazioni

Una tempesta di radiazioni si verifica quando il Sole emette un’intensa quantità di particelle energetiche, come protoni e elettroni, durante eventi come brillamenti solari o espulsioni di massa coronale (CME). Queste particelle ad alta energia viaggiano rapidamente attraverso il Sistema Solare e possono raggiungere la Terra, penetrando l’atmosfera superiore e aumentando i livelli di radiazione. Le tempeste di radiazioni possono mettere a rischio astronauti, passeggeri di voli ad alta quota e danneggiare satelliti e altre apparecchiature elettroniche nello Spazio.

Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)

Un’espulsione di massa coronale (CME) è un’espulsione di plasma ionizzato dalla corona solare, la regione esterna del Sole. Questi eventi sono causati da disturbi nei campi magnetici solari, che possono riconfigurarsi repentinamente, liberando grandi quantità di plasma e campi magnetici nello spazio interplanetario. Una CME può coinvolgere miliardi di tonnellate di materiale solare che viaggia a velocità fino a diverse centinaia di km al secondo.

Le CME possono essere innescate da brillamenti solari o dall’instabilità dei campi magnetici solari. Quando raggiungono la Terra, possono causare varie conseguenze, come interferenze nelle comunicazioni, blackout radio, danni ai satelliti, e creare spettacolari aurore polari. Inoltre, possono causare tempeste geomagnetiche, che possono danneggiare le reti elettriche e causare interruzioni di corrente su vasta scala.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Una tempesta geomagnetica è un disturbo nel campo magnetico terrestre causato dall’impatto del plasma solare sulla magnetosfera della Terra. Questo fenomeno è provocato da forti esplosioni solari o da flussi di vento solare ad alta velocità. Durante una tempesta geomagnetica, le particelle cariche interagiscono con la magnetosfera terrestre, causando variazioni nei campi magnetici. Queste variazioni possono influenzare le comunicazioni satellitari, le reti elettriche e le attività di navigazione, oltre a innescare spettacolari aurore polari. Le tempeste geomagnetiche sono classificate in base all’intensità, dalla classe G1 alla classe G5.

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