Come affrontare le sabbie mobili? Ecco i comportamenti da adottare

Le sabbie mobili sono un fenomeno geologico che si verifica quando un accumulo di sedimenti, solitamente sabbia o fango, diviene saturo di acqua
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Il recente incidente presso il lago artificiale di Giacopiane, situato nel Genovese, ha drammaticamente sottolineato i rischi associati alle sabbie mobili. Questo tragico evento ha portato alla morte di un uomo, richiamando l’attenzione sulla pericolosità di fenomeni ambientali spesso sottovalutati. La Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) è intervenuta per chiarire la natura di questo rischio e sollecitare una maggiore consapevolezza e preparazione.

L’appello urgente della SIGEA

Antonello Fiore, Presidente Nazionale della SIGEA, ha lanciato un appello urgente per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo ai pericoli delle sabbie mobili. Fiore ha dichiarato: “La tragedia verificatasi sulle rive del lago artificiale di Giacopiane deve riportare l’attenzione sui pericoli territoriali e come sia sempre più necessario promuovere la conoscenza dei fenomeni che possono mettere a rischio la nostra vita.” Questa dichiarazione mette in luce non solo la gravità dell’incidente, ma anche la necessità di un’azione educativa e preventiva.

Fiore ha sottolineato che, nonostante la presenza di segnaletica adeguata, come il cartello di “Pericolo sabbie mobili” e quello con il “Divieto di balneazione,” questi non sono stati sufficienti a prevenire la tragedia. La SIGEA ha ribadito che la semplice segnaletica non è sempre un deterrente efficace e che è fondamentale aumentare la consapevolezza sui rischi associati a questi fenomeni.

Cosa sono le sabbie mobili?

Le sabbie mobili sono un fenomeno geologico che si verifica quando un accumulo di sedimenti, solitamente sabbia o fango, diviene saturo di acqua. Questo crea una condizione in cui il terreno perde gran parte della sua solidità e consistenza, diventando estremamente pericoloso. Antonello Fiore spiega: “Il fenomeno delle sabbie mobili o di profonde sacche di fango, ambienti dove si crea un’interferenza tra i sedimenti sciolti e l’acqua che li satura.” Quando il terreno è saturo d’acqua, la pressione dell’acqua dal basso verso l’alto riduce significativamente la capacità del terreno di sostenere un peso, rendendo la superficie simile a una massa gelatinosa.

Questo fenomeno è particolarmente insidioso perché le sabbie mobili possono essere difficili da individuare e le persone che vi entrano accidentalmente possono trovarsi rapidamente in difficoltà. “L’acqua crea una spinta dal basso verso l’alto alle terre fino a far galleggiare i granuli che quindi non hanno nessuna consistenza per poter sopportare un peso,” aggiunge Fiore. La presenza di sacche profonde di fango o sabbia può rendere estremamente difficile per una persona trovare un punto di supporto per tentare di uscire.

Con l’evoluzione delle condizioni ambientali dovuta ai cambiamenti climatici, la frequenza e la gravità dei fenomeni come le sabbie mobili potrebbero aumentare. La SIGEA ha avvertito che le condizioni climatiche in continua evoluzione possono influire sulla stabilità dei terreni e sulla formazione di sacche di sabbia e fango. Fiore sottolinea: “Non dimentichiamo che di recente molte persone hanno perso la vita nei pressi dei corsi d’acqua perché non sono stati in grado di percepire il pericolo reale del luogo dove si trovavano.”

Spiegazione geofisica delle sabbie mobili

Giuseppe Spilotro, esperto di Idrogeologia della SIGEA, fornisce una spiegazione dettagliata delle dinamiche delle sabbie mobili. Egli chiarisce che “stiamo parlando di sabbie, cioè di accumuli di terreni costituiti da granuli di dimensione ben visibile a occhio nudo.” Quando questi granuli vengono saturati d’acqua, la legge di Archimede applica una forza verso l’alto su ciascun granello, riducendo significativamente le forze intergranulari che conferiscono resistenza al terreno.

Spilotro spiega: “Se questi terreni vanno in saturazione sono cioè sommersi, per la legge di Archimede ogni granello subisce una sottospinta proporzionale al suo volume.” Questo processo può rendere la sabbia o il fango così poco coeso che diventa quasi impossibile per un oggetto o una persona mantenere una posizione stabile. “In pratica, le azioni intergranulari, da cui dipende la resistenza e portanza del terreno, si dimezzano e più,” aggiunge Spilotro. L’acqua che fluisce verso l’alto può anche trasmettere una spinta aggiuntiva ai granelli, rendendo il terreno ancora meno stabile.

Come capire se ci si trova di fronte a sabbie mobili?

Il fenomeno delle sabbie mobili non si verifica solo in ambienti artificiali come laghi e bacini, ma può anche manifestarsi in ambienti naturali. Ad esempio, le sabbie mobili possono essere presenti nel fondale delle spiagge durante le mareggiate, dove le onde generano vortici che sollevano e sospingono la sabbia. Spilotro avverte: “I punti in cui maggiormente ricorre il fenomeno sono per esempio sul fondale delle spiagge durante le mareggiate: l’onda frangente genera vortici che sollevano la sabbia del fondale e laddove il giorno prima (e il giorno dopo) si appieda, in quei momenti bisogna fare molta attenzione.”

Un’altra situazione di rischio è rappresentata dalla sabbia satura sottoposta a sollecitazioni sismiche, che può portare a fenomeni di liquefazione. Questi scenari dimostrano che la consapevolezza dei rischi deve estendersi oltre gli ambienti artificiali e includere anche le aree naturali che potenzialmente possono nascondere pericoli simili.

L’importanza di essere preparati

Per ridurre il rischio di incidenti causati dalle sabbie mobili, è cruciale migliorare l’educazione e la preparazione del pubblico. La SIGEA continua a promuovere la conoscenza e la consapevolezza attraverso campagne informative e avvisi di sicurezza.

L’incidente presso il lago di Giacopiane serve come un avvertimento riguardo ai pericoli delle sabbie mobili e alla necessità di una maggiore attenzione e preparazione. È fondamentale che le persone siano consapevoli dei rischi associati a questi fenomeni e adottino le misure necessarie per prevenire incidenti. La Società Italiana di Geologia Ambientale continuerà a lavorare per educare il pubblico e migliorare le misure di sicurezza, affinché tragedie simili possano essere evitate in futuro.

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