I lupi comunicano tra loro attraverso sottili segnali facciali che permettono di distinguere tra comportamenti di gioco e di attacco. Un recente studio pubblicato sulla rivista Animal Behaviour rivela che queste espressioni non solo rafforzano la coesione del branco, ma anche fungono da strumenti di comunicazione precise per evitare conflitti inutili.
Le espressioni facciali dei lupi
Christina Hansen Wheat, etologa dell’Università di Stoccolma, che non ha partecipato allo studio, spiega: “Queste espressioni facciali indicano se un lupo sta dicendo ‘ehi, stiamo giocando ora, ed è solo per divertimento’ oppure ‘questo è un attacco vero e proprio‘”. La maggior parte delle ricerche precedenti sulle espressioni facciali dei lupi risale a decenni fa e si basa su osservazioni non sistematiche. Gli studi contemporanei spesso utilizzano metodi progettati per studiare i cani, che però possiedono un repertorio di espressioni facciali meno ricco rispetto ai loro antenati selvatici.
Veronica Maglieri, etologa dell’Università di Pisa, insieme al suo team, ha osservato diversi branchi di lupi in cattività, inclusi lupi grigi, artici e canadesi. A causa delle difficoltà nel monitorare i lupi selvatici, i ricercatori hanno trascorso settimane abituando i lupi in cattività alla loro presenza. Maglieri racconta: “Abbiamo passato la prima settimana solo a riconoscere ogni singolo lupo, il che è stato cruciale per identificare i singoli individui durante le interazioni“.
Dopo aver ottenuto la fiducia dei lupi, i ricercatori hanno registrato 135 ore di video, catturando 379 interazioni tra gli animali. Analizzando i filmati fotogramma per fotogramma, hanno identificato i movimenti muscolari specifici delle facce dei lupi, che indicavano i diversi livelli di giocosità e aggressività.
5 espressioni facciali
Lo studio ha identificato cinque espressioni facciali distintive che i lupi usano per comunicare. Durante i momenti di gioco, i lupi tendono ad aprire la bocca e rilassare le labbra. Se l’interazione diventa più seria, tirano indietro le labbra, scoprendo le gengive e restringendo gli occhi. Quando la situazione si intensifica ulteriormente, un lupo può rivelare una macchia chiara sopra le gengive, segnale di un imminente scontro.
Queste espressioni erano comuni a tutti i branchi osservati, indipendentemente dalla specie. Elisabetta Palagi, coautrice dello studio e collega di Maglieri, commenta: “Le differenze tra le espressioni sono sottili ma fondamentali. Pochi elementi chiave cambiano il significato dell’interazione“.
Hansen Wheat ha apprezzato l’approfondimento dello studio, sottolineando l’importanza di ulteriori ricerche. Maglieri e Palagi pianificano di indagare in futuro sul perché i cani domestici abbiano sviluppato un repertorio di espressioni facciali più semplice rispetto ai lupi. Una teoria suggerisce che un minor numero di espressioni riduca la possibilità di fraintendimenti tra cani e umani. “Per comunicare efficacemente con un’altra specie, è meglio utilizzare sempre le stesse espressioni facciali piuttosto che molteplici espressioni distinte“, spiega Maglieri.