Come prendere il Sole? La scienza svela qual è il modo giusto

Un aspetto fondamentale della protezione solare che viene spesso trascurato è l'uso dell'abbigliamento
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L’esposizione al sole, sebbene fondamentale per il nostro benessere e per la sintesi della vitamina D, deve essere gestita con estrema cautela per prevenire danni alla pelle, soprattutto nei neonati e nei bambini piccoli. Questo concetto è stato dettagliatamente esplorato in un Position Paper recentemente pubblicato sull’European Journal of Pediatric Dermatology. Il documento, redatto da un team di esperti in pediatria e dermatologia, fornisce linee guida dettagliate su come beneficiare del sole senza compromettere la salute della pelle, sottolineando l’importanza di evitare scottature solari a qualsiasi età, con un focus particolare sui primi 1000 giorni di vita, che comprendono il periodo dal concepimento ai due anni di età. Questi primi anni sono particolarmente vulnerabili, poiché la pelle dei neonati è più sottile e meno resistente ai danni dei raggi UV, rendendo imperativo un approccio particolarmente scrupoloso alla protezione solare durante questa fase cruciale dello sviluppo.

L’importanza dell’esposizione al sole

L’esposizione al sole, secondo gli esperti, è un aspetto fondamentale per la salute generale, poiché non solo favorisce la produzione di vitamina D, essenziale per lo sviluppo delle ossa e del sistema immunitario, ma offre anche una serie di benefici psicologici e fisici. Stare all’aperto, e in particolare in ambienti naturali, contribuisce a migliorare l’umore e può ridurre il rischio di disturbi come la depressione. Tuttavia, è essenziale bilanciare questi benefici con i rischi potenziali associati all’esposizione ai raggi ultravioletti.

La dottoressa Elena Uga, pediatra dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e coautrice del Position Paper, chiarisce che la chiave non è evitare completamente l’esposizione al sole, ma adottare misure di protezione adeguate per minimizzare i rischi di scottature e danni alla pelle. Durante i primi 1000 giorni di vita, l’esposizione diretta al sole deve essere gestita con particolare attenzione per proteggere la pelle delicata dei neonati, evitando i periodi di maggiore intensità dei raggi UV e utilizzando tecniche di protezione adeguate.

Evitare scottature: consigli pratici

Il Position Paper offre raccomandazioni dettagliate su come evitare le scottature, con un focus particolare sui neonati e sui bambini di età inferiore ai due anni. Durante questi primi anni di vita, la pelle è particolarmente sensibile e vulnerabile ai danni causati dai raggi UV, rendendo essenziale proteggere adeguatamente i bambini dalla diretta esposizione solare. Il documento suggerisce di evitare l’esposizione al sole a pelle nuda tra le 10 e le 17, quando l’intensità dei raggi UV è massima.

In questo intervallo di tempo, è consigliabile optare per indumenti protettivi, come cappelli a tesa larga e occhiali da sole, per ridurre l’esposizione. Inoltre, l’applicazione di creme solari è fortemente sconsigliata per i neonati sotto i sei mesi, poiché alcuni ingredienti chimici presenti nelle creme solari potrebbero rappresentare un rischio per la salute. Per i bambini più grandi, è importante utilizzare creme solari approvate dal pediatra e applicarle con attenzione, seguendo le indicazioni per garantire una protezione ottimale. La protezione solare deve essere integrata con altre misure preventive, come la scelta di orari di esposizione meno rischiosi e l’uso di abbigliamento adeguato.

Filtri solari: chimici vs. fisici

Nel Position Paper, Annamaria Moschetti, pediatra e prima firmataria della ricerca, discute le differenze tra filtri solari chimici e fisici e i loro effetti sulla salute. I filtri chimici, che assorbono i raggi UV e li trasformano in calore, possono penetrare nella pelle e potenzialmente influenzare il sistema endocrino, con implicazioni significative per la salute dei neonati e dei bambini piccoli.

Gli studi hanno sollevato preoccupazioni riguardo all’uso di filtri chimici durante i primi anni di vita, e l’American Academy of Pediatrics raccomanda di evitare questi prodotti quando possibile. Al contrario, i filtri solari fisici, che riflettono i raggi UV dalla pelle, sono generalmente considerati più sicuri. Tuttavia, i filtri fisici possono essere formulati in nanoparticelle, il che ha sollevato nuove preoccupazioni sulla loro sicurezza. La ricerca è ancora in corso per determinare se queste nanoparticelle possano attraversare la pelle e causare problemi di salute. Inoltre, è importante considerare l’impatto ambientale dei filtri solari, poiché alcuni ingredienti chimici possono danneggiare gli ecosistemi marini. Per garantire la massima sicurezza, è consigliabile consultare un medico per scegliere il prodotto più adatto e adottare un approccio cautelativo all’uso delle creme solari.

Protezione attraverso l’abbigliamento

Un aspetto fondamentale della protezione solare che viene spesso trascurato è l’uso dell’abbigliamento. Indossare indumenti adeguati è uno dei metodi più efficaci e sicuri per proteggersi dai raggi UV. Il Position Paper raccomanda di coprire la pelle con abiti larghi e a trama fitta, che possono bloccare i raggi UV più efficacemente. I tessuti scuri e densi sono preferibili, poiché tendono a offrire una maggiore protezione rispetto ai tessuti chiari e sottili.

Per verificare la sicurezza di un tessuto, si può esporlo alla luce e osservare se i raggi UV riescono a penetrare attraverso il materiale. Inoltre, l’uso di indumenti tecnici progettati per proteggere dai raggi solari è altamente consigliato per attività prolungate all’aperto, come sport o escursioni. Questi indumenti, realizzati con tessuti speciali, offrono una protezione solare aggiuntiva e possono essere utili anche quando si è a contatto con l’acqua. Un cappello a tesa larga e occhiali da sole sono altre misure preventive importanti che aiutano a proteggere viso e occhi dall’esposizione diretta al sole. In generale, l’adozione di una strategia combinata che include abbigliamento protettivo e creme solari può offrire una protezione solare completa ed efficace.

Uso delle creme solari

L’applicazione di creme solari è un aspetto cruciale della protezione solare, ma deve essere effettuata con attenzione per garantire la massima sicurezza. Per le aree della pelle non coperte dai vestiti, è essenziale applicare una quantità adeguata di crema solare su tutte le parti esposte, riapplicandola ogni due ore o dopo il contatto con l’acqua o la sudorazione. La dottoressa Uga sottolinea l’importanza di scegliere creme solari che non contengano filtri chimici e di consultare un medico per selezionare il prodotto più appropriato, soprattutto per i bambini.

Le formulazioni contenenti filtri chimici e nanoparticelle possono presentare rischi, quindi è cruciale optare per prodotti che abbiano dimostrato di essere sicuri ed efficaci. La protezione solare deve essere parte di una strategia globale che include anche l’adozione di indumenti protettivi e la limitazione dell’esposizione al sole durante le ore più intense. Inoltre, è utile educare le famiglie e i bambini sui comportamenti sicuri al sole, promuovendo una consapevolezza più ampia dei rischi e delle precauzioni necessarie per mantenere una pelle sana e protetta.

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