Due tartarughe Caretta Caretta liberate a Sciacca: il mare siciliano si tinge di speranza | FOTO

Dopo una degenza di oltre un mese e mezzo presso l’istituto di Palermo, grazie alle  cure ricevute, è stata possibile la reimmissione in natura
  • tartarughe Caretta Caretta
  • tartarughe Caretta Caretta
  • tartarughe Caretta Caretta
  • tartarughe Caretta Caretta
  • tartarughe Caretta Caretta
  • tartarughe Caretta Caretta
  • tartarughe Caretta Caretta
  • tartarughe Caretta Caretta
  • tartarughe Caretta Caretta
  • tartarughe Caretta Caretta
  • tartarughe Caretta Caretta
  • tartarughe Caretta Caretta
/
MeteoWeb

Bingo e Rubino sono i due giovani esemplari di Tartaruga Caretta Caretta curate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Sicilia “A. Mirri” e liberate ieri mattina nello specchio acqueo al largo della città di Sciacca.

La reimmissione in mare è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Sicilia, la Delegazione Regionale Siciliana di Marevivo e la Guardia Costiera ed ha visto la collaborazione del Circolo Nautico “Il Corallo” che ha messo a disposizione i suoi mezzi.

Le tartarughe Caretta Caretta recuperate

Le tartarughe sono state recuperate un mese fa rispettivamente nella zona di Siracusa e Mazara del Vallo, entrambe con un problema di ingestione di ami e lenze. Gli arnesi da pesca dispersi risultano, infatti, insieme alla plastica, la causa che più frequentemente espone a rischi le tartarughe marine e sono quelle più riscontrate dai veterinari negli esemplari che vengono curati nei centri soccorso.

Dopo una degenza di oltre un mese e mezzo presso l’istituto di Palermo, grazie alle  cure ricevute, è stata possibile la reimmissione in natura nella speranza che possano nuotare lontano da altri pericoli.

La scelta della liberazione a Sciacca non è casuale. Proprio pochi giorni fa un esemplare di Caretta caretta ha effettuato un’escursione terrestre sulla spiaggia della Tonnara per un tentativo di ovodeposizione. Le successive ispezioni degli addetti alla manipolazioni dei nidi del WWF hanno dato esito negativo relativamente alla effettiva presenza di uova, ma l’episodio impone a tutti i frequentatori delle spiagge di  essere vigili e segnalare  eventuali ed ulteriori tracce, segnalando l’evento immediatamente alla Guardia Costiera.

Sensibilizzare la comunità

Proprio al fine di sensibilizzare la comunità su un maggiore rispetto del mare e anche sull’attuale frequenza delle ovodeposizioni avvenute sulle spiagge siciliane, questa settimana, nella giornata di lunedì 29 luglio, Marevivo Sicilia ha sviluppato un Blue Day presso la spiaggia di Porto Palo di Menfi, che anche quest’anno ha ottenuto il riconoscimento della bandiera blu.

Si tratta di un laboratorio di educazione ambientale itinerante che si sposta lungo alcune spiagge agrigentine e che a Porto Palo si è svolto presso lo stabilimento Step Touch. Oltre cinquanta bambini e i loro genitori hanno partecipato all’iniziativa incuriositi dalle spiegazioni degli educatori sulle bellezze dell’ecosistema marino illustrate attraverso un piccolo museo con tanti reperti,  contenuto in una “Scatola del mare”.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Menfi che l’ha inserito nel calendario delle manifestazioni estive  e rientra nell’ambito del progetto “Ambiente Giovani” finanziato dalla Regione Siciliana nell’ambito degli accordi stipulati con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale per l’utilizzo delle risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili (FNPG) per l’anno 2021 .

Il Blue Day

L’appuntamento del prossimo Blue Day è fisato per il 17 Agosto presso la spiaggia di Bovo Marina.

Non ci fermiamo  neanche nella stagione estiva e fortemente motivati portiamo avanti tante iniziative di sensibilizzazione ambientale coinvolgendo migliaia di persone – dichiara Fabio Galluzzo della delegazione siciliana di Marevivo – il mare offre momenti di riposo e di svago, ma non bisogna mai dimenticare che necessita il rispetto di tutti  affinché questo incredibile patrimonio non finisca disperso. Oggi mi corre l’obbligo di ringraziare la rete delle collaborazioni fattive e spontanee che ci affiancano e  che ci consentono di lavorare su tutto il territorio regionale e non solo, affrontando le diverse problematiche che affliggono il mare e tutto l’ambiente naturale. Ciò ci consente di lavorare con competenza, raggiungendo gli obiettivi programmati e moltiplicando i risultati raggiunti.”

Condividi