Il pesce del Mediterraneo “esaurito per il 2024, ora solo d’importazione”

Il Mediterraneo è il secondo mare più sovrasfruttato al mondo
MeteoWeb

Per il 2024 le risorse ittiche del Mediterraneo sono esaurite e da oggi inizieranno le importazioni: è quanto denuncia il WWF in occasione del “Fish Dependence Day“. Questa data segna il momento in cui l’Europa consuma l’equivalente della sua produzione annuale di pesce, molluschi e crostacei. La 36ª edizione del Comitato per la Pesca della FAO a Roma sottolinea l’importanza del tema. Con il 58% degli stock ittici sovrapescati, il Mediterraneo è il secondo mare più sovrasfruttato al mondo, un problema esacerbato dal cambiamento climatico.

Il WWF spiega che se nei primi sei mesi si consumassero solo risorse locali da luglio l’Europa dipenderebbe dalle importazioni per soddisfare la domanda, che è molto alta: ogni cittadino europeo consuma in media 24 kg di pesce l’anno, con gli italiani che raggiungono i 31,21 kg. La domanda elevata, specialmente in estate, alimenta la pesca eccessiva, colpendo specie come nasello, sardina, gamberi e triglia di fango. La pesca illegale aggrava la situazione, minacciando ecosistemi marini ed economie locali.

Il cambiamento climatico contribuisce alla crisi, con il riscaldamento degli oceani che potrebbe ridurre gli stock ittici fino al 40% entro il 2100. Nel Mediterraneo, il fenomeno della tropicalizzazione ha introdotto 126 specie aliene, riducendo le specie autoctone fino al 40% in alcune aree. Altri effetti includono la proliferazione di meduse e la diminuzione della capacità di immagazzinamento di CO₂ a causa della riduzione delle praterie di posidonia.

Condividi