Esplosione idrotermale a Yellowstone: Biscuit Basin chiuso per il resto dell’estate | FOTO

Ecco cosa è avvenuto nel Parco Nazionale di Yellowstone il 23 luglio, quando un’esplosione idrotermale ha colpito il Biscuit Basin
  • esplosione idrotermale yellowstone
    Credit: NPS / Jacob W. Frank
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    Credit: NPS / Jacob W. Frank
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Il Parco Nazionale di Yellowstone, negli USA, ha chiuso il Biscuit Basin per il resto dell’estate 2024 per la sicurezza dei visitatori dopo l’esplosione idrotermale avvenuta martedì 23 luglio, hanno affermato i funzionari del parco in un comunicato stampa. Grand Loop Road rimane aperta ai veicoli e altri bacini termali nelle vicinanze, come Black Sand Basin, sono aperti. Non sono stati segnalati feriti dopo l’incidente, avvenuto vicino alla Sapphire Pool intorno alle 10:00 ora locale. Gli investigatori devono ancora stabilire l’entità dei danni.

Le esplosioni idrotermali sono eventi violenti e drammatici che provocano la rapida espulsione di acqua bollente, vapore, fango e frammenti di roccia”, spiega l’US Geological Survey (USGS). “Si verificano dove serbatoi interconnessi poco profondi di fluidi con temperature pari o prossime al punto di ebollizione si trovano al di sotto di campi termici. Questi fluidi possono rapidamente trasformarsi in vapore se la pressione scende improvvisamente. Poiché le molecole di vapore occupano molto più spazio delle molecole liquide, la transizione al vapore determina una notevole espansione e fa saltare in aria le rocce circostanti ed espelle detriti”, afferma l’agenzia.

Gli effetti dell’esplosione idrotermale

L’esplosione idrotermale del 23 luglio, che ha espulso vapore e detriti a un’altezza di centinaia di metri sopra il suolo, ha distrutto una passerella vicina e ha espulso rocce delle dimensioni di un pompelmo a centinaia di metri dalla fonte. Alcuni blocchi più vicini al sito dell’esplosione sono larghi circa 1 metro e pesano decine e decine di chilogrammi, spiegano l’USGS e il Parco. L’esplosione è stata in gran parte diretta a nord-est verso il fiume Firehole e i blocchi di detriti più grandi sono caduti in quella direzione. Il colore scuro dell’esplosione è stato il risultato di fango e detriti mescolati a vapore e acqua bollente.

Black Diamond Pool e Black Opal Pool sono state interessate dall’esplosione del 23 luglio e, sebbene rimangano caratteristiche distinte, la forma di Black Diamond è cambiata un po’. Entrambe sono torbide a causa dei detriti e il terreno instabile attorno ai loro bordi scivola occasionalmente nell’acqua. Subito dopo l’eruzione, Black Diamond Pool ha mostrato un leggero ribollimento e getti d’acqua. Il livello dell’acqua è aumentato nel corso della giornata e nel pomeriggio del 23 luglio, il ribollimento si è trasformato in occasionali getti d’acqua calda che hanno raggiunto circa 2,4 metri di altezza.

Esplosioni in passato

Il Parco Nazionale di Yellowstone ha sperimentato simili esplosioni in passato. “Il geyser Porkchop, nel Norris Geyser Basin, ha subito un’esplosione nel 1989 e un piccolo evento nel Norris Geyser Basin è stato registrato dalle apparecchiature di monitoraggio il 15 aprile 2024. Un’esplosione simile a quella di oggi (23 luglio, ndr) si è verificata anche nel Biscuit Basin il 17 maggio 2009“, riporta un comunicato congiunto del parco e dell’USGS.

Significative esplosioni idrotermali, probabilmente di dimensioni simili a quella del 23 luglio 2024, si sono verificate negli anni ’80 dell’Ottocento all’Excelsior Geyser, nel Midway Geyser Basin.

Cosa aspettarsi in futuro

Dati i recenti cambiamenti al sistema idraulico idrotermale, piccole esplosioni di acqua bollente da questa zona nel Biscuit Basin continueranno a essere possibili nei prossimi giorni o mesi. I geologi dell’USGS e dell’NPS monitoreranno le condizioni, mapperanno il campo di detriti e campioneranno l’acqua per valutare eventuali cambiamenti nel sistema idrotermale superficiale nei prossimi giorni.

L’esplosione del 23 luglio non indica che un’eruzione vulcanica sia imminente, aggiungono USGS e Parco nel loro comunicato: “i dati di monitoraggio non mostrano cambiamenti nella regione di Yellowstone. L’esplosione di oggi (23 luglio, ndr) non riflette l’attività all’interno del sistema vulcanico, che rimane a normali livelli di attività di fondo. Esplosioni idrotermali come quella odierna non sono un segno di imminenti eruzioni vulcaniche e non sono causate dal magma che risale verso la superficie”.

Le grandi esplosioni idrotermali si verificano in media ogni 700 anni, afferma l’USGS. “Sebbene le grandi esplosioni idrotermali siano eventi rari su una scala temporale umana, il potenziale per ulteriori eventi futuri di questo tipo nel Parco nazionale di Yellowstone non è insignificante. Sulla base del verificarsi di grandi eventi di esplosioni idrotermali negli ultimi 16.000 anni, un’esplosione abbastanza grande da creare un cratere largo 100 metri potrebbe essere prevista ogni poche centinaia di anni”, ha aggiunto l’USGS.

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