Etna, rientrata l’emergenza: colonna eruttiva di 8km, riapre l’aeroporto di Catania

Catania e l'hinterland alle prese con il problema cenere dopo l’eruzione con fontana di lava sull’Etna di oggi
MeteoWeb

Rientrata l’emergenza Etna. La fontana di lava che aveva animato la notte e le prime ore del mattino si è esaurita, dopo avere prodotto una colonna eruttiva alta 8 chilometri dal livello del mare, con la cenere che si è dispersa verso sud-est. Lo segnala l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo. È stata segnalata ricaduta di materiale fine in località Rifugio Sapienza, Piano Vetore, C.da Milia, Nicolosi, Tremestieri Etneo e Catania.

L’attività ha prodotto un piccolo trabocco lavico dall’orlo occidentale del cratere Bocca Nuova.

Dal punto di vista sismico, spiega l’ING-OE, “l’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto i valori massimi tra le 02:30 e le 08:00 UTC di oggi. Successivamente si è osservato un decremento dei valori che, dopo qualche fluttuazione, ha raggiunto, intorno alle ore 11:30 UTC, la base del livello alto, dove attualmente permane con tendenza al decremento. Le sorgenti del tremore sono localizzate nell’area del cratere Voragine ad una elevazione di circa 2400 metri sul livello del mare. Contestualmente anche l’attività infrasonica ha subito un rapido decremento, sia nel numero degli eventi che nell’ampiezza”.

Le analisi delle deformazioni del suolo – continua il comunicato dell’INGV-OE – rilevano “una decompressione cumulativa di circa 150 nanostrain, misurata dal dilatometro di Monte Ruvolo dalle 22.00 UTC circa del 22 Luglio alle 7.55 UTC del 23 Luglio. In particolare, il dilatometro ha mostrato una progressiva decompressione fino alle 06:00 UTC circa, cumulando 50 nanostrain. A partire dalle 06:00 UTC, il segnale ha mostrato una rapida variazione cumulando i restanti 100 nanostrain. A partire dalle 7.55UTC circa, il dilatometro DRUV ha indicato una progressiva inversione di trend, mostrando l’inizio di una fase di compressione, cumulando, fino allo stato attuale, poche decine di nanostrain. Anche la rete clinometrica ha mostrato un simile andamento. Le maggiori variazioni si osservano alle tre stazioni sommitali (ECP, PDN, PLC) mentre alcune stazioni a media quota (e.g., MDZ, CBD, CIT) mostrano minime variazioni entro decimi di microradiante. In particolare, ECP, tra le 00:00 e le 06:00UTC circa ha cumulato 1.0 microradiante circa. A partire dalle 06:00UTC fino alle 07:55UTC, ECP ha mostrato variazioni più rapide, cumulando ulteriori 1.8 microradianti circa. A partire dalle 07:55UTC circa, ECP ha mostrato, su entrambe le componenti, una progressiva inversione di trend, cumulando circa 0.5 microradianti. Allo stato attuale, ECP inizia a registrare il suo tipico andamento. PDN e PLC hanno registrato complesse e fluttuanti variazioni al di sotto di 1 microradiante. La rete GNSS elaborata ad alta frequenza non ha mostrato variazioni significative all’interno della variabilità del dato”, conclude la nota.

Riaperto completamente l’aeroporto di Catania

Sac, società di gestione dell’aeroporto di Catania, comunica che l’Unità di crisi ha disposto la riapertura totale e completa dello scalo a partire dalle ore 20.00, dopo che le operazioni di volo erano state sospese per l’emergenza nube vulcanica dell’Etna. In stretta collaborazione con le compagnie aeree e tutti gli attori coinvolti nelle operazioni di scalo, Sac confida nel ripristino di tutti i servizi e dei regolari collegamenti aerei nel più breve tempo possibile.

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