L’energia eolica, sebbene ricca di potenziale, è notoriamente intermittente a causa della variabilità del vento. Ma cosa accadrebbe se potessimo immagazzinare l’energia prodotta nei momenti di abbondanza per utilizzarla durante le pause di vento? FLASC, un innovativo sistema di stoccaggio energetico sviluppato a Malta, offre una soluzione promettente a questa sfida, trasformando l’acqua del mare in un gigantesco accumulatore sottomarino.
La sfida dell’energia eolica
L’energia eolica può essere paragonata a un adolescente ribelle: piena di potenziale, ma imprevedibile. Un giorno i venti possono soffiare con la forza di un uragano, mentre il giorno successivo possono essere così deboli da lasciare le pale eoliche ferme. Questa variabilità rappresenta una sfida significativa per l’affidabilità della rete elettrica. Tuttavia, un team di scienziati maltesi ha ideato un sistema per immagazzinare l’energia in eccesso prodotta durante i periodi ventosi, rendendola disponibile nei momenti di calma.
Il sistema FLASC funziona utilizzando due contenitori: uno ancorato sul fondo del mare e l’altro fluttuante poco sopra di esso. Durante i periodi di eccesso di energia eolica, questa viene utilizzata per pompare acqua nel contenitore inferiore, comprimendo l’aria al suo interno. Questo processo è analogo a “mettere da parte” il vento per i giorni di scarsa produzione.
L’efficienza del sistema
Uno degli aspetti più impressionanti di FLASC è la sua efficienza. Il sistema promette di convertire il 93% dell’energia immagazzinata in elettricità utilizzabile. In altre parole, per ogni 100 watt di energia immagazzinata, 93 watt possono essere recuperati. Questo livello di efficienza è superiore a molte tecnologie di stoccaggio energetico tradizionali.
Oltre alla sua alta efficienza, FLASC presenta anche vantaggi ambientali significativi. A differenza di altre soluzioni di stoccaggio energetico che possono avere effetti negativi sull’ecosistema marino, FLASC è progettato per essere ecocompatibile. Non genera rumore né rilascia sostanze chimiche nell’ambiente marino, utilizzando semplicemente aria compressa che può essere rilasciata quando necessario.