La recente decisione della Francia di riconoscere la sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale ha suscitato forti reazioni a livello internazionale. Il governo francese ha ufficialmente riconosciuto il controllo marocchino sulla regione contesa, una mossa che ha avuto ripercussioni significative sulle relazioni diplomatiche e geopolitiche nella regione.
La Francia riconosce la sovranità del Marocco
Mohamed Sidati, Ministro degli Esteri della Repubblica Saharawi, ha espresso la sua contrarietà alla decisione francese, dichiarando: “Quali che siano le difficoltà che il Marocco cercherà di imporci con il sostegno della Francia, il popolo saharawi continuerà a difendere ostinatamente i propri diritti fino a quando non otterrà la partenza definitiva dell’aggressore marocchino dal suo territorio e il riconoscimento generale della legittimità della sua lotta per l’autodeterminazione e l’indipendenza“. Questa dichiarazione sottolinea l’intensità del conflitto e l’impegno continuo del popolo saharawi nella sua lotta per l’autodeterminazione.
La risposta dell’Algeria
In risposta al riconoscimento francese, l’Algeria ha immediatamente richiamato il proprio ambasciatore a Parigi, segnalando la gravità della questione. L’Algeria, storicamente sostenitrice del diritto all’autodeterminazione del popolo saharawi e antagonista del Marocco in questa disputa, ha dimostrato chiaramente il suo disappunto e la sua contrarietà attraverso questa misura diplomatica.
Il governo algerino ha annunciato oggi il ritiro “con effetto immediato” del suo ambasciatore in Francia, Said Musi, e ha degradato le relazioni diplomatiche al livello di incaricato d’affari come rappresaglia per la decisione di Parigi di riconoscere la sovranità marocchina sul territorio del Sahara occidentale. Il Ministero degli Esteri algerino ha precisato in un comunicato raccolto dall’agenzia statale Aps che con questa decisione il governo francese “non rispetta la legalità internazionale” e presuppone “la negazione del diritto del popolo Saharawi alla propria autodeterminazione“.
Allo stesso modo, ha osservato che la Francia “si discosta da tutti gli sforzi perseveranti compiuti dalle Nazioni Unite per porre fine alla decolonizzazione e manifesta un’abdicazione alle sue responsabilità particolari come membro permanente del Consiglio di Sicurezza. Questo passo, che nessun altro governo francese aveva ritenuto necessario compiere in precedenza, è stato compiuto con grande leggerezza e grande naturalezza, senza misurare lucidamente tutte le possibili ripercussioni“, ha aggiunto il Ministero.
Macron si è rivolto al re Mohamed VI in una lettera in cui sottolinea di ritenere che “il presente e il futuro del Sahara Occidentale siano incorniciati nella sovranità marocchina“. Questo passo è stato compiuto nel quadro del 25esimo anniversario del Giorno del Trono, che commemora l’inaugurazione del monarca. “Il nostro sostegno al piano di autonomia proposto dal Marocco nel 2007 è chiaro e costante“, ha assicurato Macron, prima di precisare che l’obiettivo è una “soluzione duratura e negoziata in conformità con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite“.