Nel contesto di un’incessante tensione commerciale e geopolitica, il governo degli Stati Uniti sta per varare nuove misure che potrebbero avere un impatto significativo sul mercato delle auto connesse di fabbricazione cinese. Dopo aver già imposto pesanti dazi sui veicoli provenienti dalla Cina, Washington si prepara ad affrontare un altro fronte della sicurezza informatica: il software integrato nelle auto.
La minaccia delle auto cinesi
Le auto connesse sono diventate una componente cruciale della mobilità moderna, grazie alla loro capacità di comunicare con l’esterno attraverso Internet. Questi veicoli sono dotati di sofisticati sistemi informatici che non solo monitorano e gestiscono le prestazioni del veicolo, ma anche raccolgono dati dettagliati sul conducente e sull’ambiente circostante. Questi dati possono includere informazioni sull’itinerario, le abitudini di guida e, in alcuni casi, anche dati personali come contatti telefonici e preferenze di navigazione.
Tuttavia, la crescente interconnessione di questi veicoli solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla privacy. Le preoccupazioni riguardano non solo la protezione dei dati personali dei conducenti, ma anche la possibile vulnerabilità a attacchi informatici che potrebbero compromettere la sicurezza nazionale. In questo contesto, il software utilizzato per gestire questi sistemi gioca un ruolo cruciale, ed è qui che si inserisce la nuova regolamentazione in fase di introduzione.
Le nuove restrizioni
Secondo le anticipazioni fornite da Reuters, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha in programma di emanare a breve una nuova normativa riguardante il software delle auto connesse. Questa normativa si propone di limitare l’utilizzo di software sviluppato in Cina e in altri paesi considerati a rischio, con l’obiettivo di prevenire che dati sensibili possano finire nelle mani sbagliate.
Alan Estevez, sottosegretario al Commercio per l’Industria e la Sicurezza, ha descritto le auto moderne come “spaventose” a causa della grande quantità di dati che raccolgono e gestiscono. “Un’auto è una cosa molto spaventosa: sa molto di te e probabilmente riceve aggiornamenti software, che si tratti di un veicolo elettrico o di un motore a combustione,” ha dichiarato Estevez. “Una moderna auto ha un sacco di software al suo interno, scatta foto, ha un sistema di guida, è connessa al tuo telefono. Sa chi chiami, sa dove vai. Sa molto di te.” Queste affermazioni riflettono una crescente preoccupazione per il rischio che tali tecnologie possano essere utilizzate per scopi non autorizzati o dannosi.
Perché gli Stati Uniti hanno preso misure più severe?
Le nuove normative sono il risultato di un’indagine avviata a febbraio, quando la Casa Bianca ha evidenziato i rischi associati alle auto connesse. Si temeva che questi veicoli potessero raccogliere informazioni dettagliate sull’infrastruttura degli Stati Uniti, aumentando il rischio di compromettere la sicurezza nazionale. Questo tipo di sorveglianza, seppur teorica, ha spinto le autorità a prendere misure più severe per proteggere le informazioni sensibili e garantire che solo software sicuro e affidabile gestisca i dati critici dei veicoli.
Nel mese di maggio, il ministero degli Esteri cinese aveva già sollevato preoccupazioni in merito, esortando gli Stati Uniti a rispettare le norme di economia di mercato e i principi di concorrenza leale. Tuttavia, nonostante queste obiezioni, le normative sembrano essere ormai in fase avanzata di sviluppo e si prevede che saranno pubblicate nei prossimi giorni.