Industria eolica europea in crisi: accordo tra Germania e Cina mette a rischio la concorrenza

L'accordo ha sollevato preoccupazioni tra i produttori europei
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L’industria eolica europea ha lanciato un avvertimento alla Germania riguardo all’accordo per l’acquisizione di 16 turbine eoliche offshore dalla Cina, sottolineando il rischio di concorrenza sleale per i fornitori locali e potenziali minacce alla sicurezza energetica della regione. La notizia è stata riportata da Bloomberg.

Accordi sull’industria eolica

All’inizio di questo mese, il gestore di asset tedesco Luxcara GmbH ha raggiunto un accordo con la cinese Ming Yang Smart Energy Group Ltd per la fornitura delle turbine. Queste turbine rappresentano il modello più grande attualmente disponibile sul mercato e saranno utilizzate per il progetto Waterkant, da 270 megawatt, situato nel Mare del Nord e previsto per il 2028.

Le turbine eoliche moderne sono dotate di circa 300 sensori, che possono trasmettere dati critici. Inoltre, la gestione delle prestazioni dell’infrastruttura, come l’angolazione delle pale, potrebbe essere controllata da parti esterne, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza, come evidenziato da Bloomberg.

L’accordo ha sollevato preoccupazioni tra i produttori europei, che vedono minacciata la loro competitività sul mercato locale. La capacità delle turbine cinesi di offrire soluzioni avanzate a prezzi competitivi potrebbe destabilizzare l’industria europea, già sotto pressione per innovare e mantenere standard elevati.

La questione non riguarda solo l’aspetto economico, ma anche la sicurezza energetica della regione. La dipendenza da tecnologie eoliche straniere, in particolare cinesi, potrebbe esporre l’Europa a vulnerabilità in termini di controllo e gestione delle infrastrutture critiche.

Questo sviluppo evidenzia la necessità di un dibattito approfondito sulle implicazioni di tali accordi internazionali, sia dal punto di vista economico che della sicurezza, in un settore strategico come quello dell’energia rinnovabile.

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