Made in Italy e Space Economy: partnership Italia-USA e future missioni spaziali

Focus sulle opportunità offerte al sistema Italia dalla Space Economy e sulle prospettive della collaborazione Italia-USA
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Il sistema Italia può trarre grande vantaggio dalle opportunità offerte dalla Space Economy, e il potenziale della collaborazione pubblico-privato, che include la storica partnership con gli Stati Uniti e le future missioni spaziali, è stato al centro della conferenza internazionale tenutasi a Los Angeles presso il Villaggio Italia. Si tratta dell’Esposizione Mondiale Itinerante pluriennale che celebra le eccellenze italiane e accompagnerà il tour del Vespucci per altre 7 tappe. La conferenza è stata inaugurata dagli interventi del Viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, e del Sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago. Hanno partecipato all’evento esperti, policymakers, astronauti, manager e dirigenti del settore aerospaziale sia italiani che statunitensi.

L’Italia ha una lunga tradizione nelle attività spaziali, essendo stata la terza nazione nella storia a raggiungere lo status di aerospaziale. Una tradizione che rinnoviamo continuamente. Nella Space Economy il governo ha investito 7,3 miliardi di euro entro il 2026 e ha recentemente varato un disegno di legge che regola l’accesso allo spazio per gli operatori non governativi. Pensiamo infatti che nel contesto dell’economia spaziale, la sfida attuale risiede in un maggiore coinvolgimento e integrazione delle aziende non spaziali nelle attività spaziali. L’Italia vanta non solo filiere e campioni di eccellenza in settori come la farmaceutica e la meccanica di precisione, ma anche in un settore che può aprire prospettive importanti come l’agroalimentare. In questo contesto è fondamentale la cooperazione con gli Usa, recentemente rilanciata dalla presidente Meloni e dal presidente Biden: siamo partner nello sfruttamento commerciale dell’orbita terrestre bassa ma anche in piani più ambiziosi come le missioni umane sulla Luna e su Marte“, ha affermato il Viceministro Valentini.

La Space Economy è diventata accessibile a varie forme di imprenditorialità e ciò ha costituito una grande opportunità di ingresso per l’industria a livello globale, che ha portato il settore in forte espansione. Il dominio spaziale, sempre più accessibile e conteso, è cruciale non solo per la sicurezza e la difesa, ma anche per molte attività essenziali delle società moderne. Per affrontare questo clima di competizione è quindi necessario rafforzare la cooperazione pubblico-privato a livello internazionale, perché investire nel settore spaziale significa, di fatto, ottenere ritorni significativi per il benessere dei cittadini. Come Sistema Paese abbiamo i cervelli, gli specialisti e le importanti aziende del settore Difesa, tutti elementi che danno la possibilità all’Italia di ricoprire un ruolo chiave nella Space Economy e di diventare un punto di riferimento a livello mondiale”, ha affermato il Sottosegretario Perego di Cremnago.

L’evento ha evidenziato il ruolo dell’Italia, tramite l’Aeronautica Militare rappresentata dal Generale Francesco Vestito, come facilitatore di attività future nel dominio aerospaziale. Il primo panel ha discusso le tendenze della space economy, con interventi dell’astronauta Colonnello Walter Villadei, Michael Lopez Alegria di Axiom Space, Sirisha Bandla di Virgin Galactic, Francesco Curia (DEAS) e Amedeo Teti (Ministero delle Imprese). La seconda parte ha trattato relazioni internazionali e innovazione con il Generale Roberto Vittori, Deanna Ryals, Max Haot e Frank Webb. Il Villaggio Italia accompagna il Vespucci in sette tappe globali, promuovendo il Made in Italy con il supporto di vari ministeri italiani.

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