Mai più lockdown e green pass, il Governo vara il nuovo Piano Pandemico: è basato sulla Scienza

Il Governo sta per approvare il nuovo Piano Pandemico che ribalta il precedente: è basato sulla scienza, vieta allarmismi e catastrofismi e dà assoluta priorità al principio di libertà individuale per i cittadini anche rispetto ad ogni eventuale emergenza sanitaria
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Il governo italiano si appresta a varare un nuovo “Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2024-2028“. Questo documento, che colma un vuoto lasciato dalla mancanza di un piano adeguato durante la pandemia di COVID-19, si estende su oltre 200 pagine e include diverse novità sostanziali, pubblicate oggi in esclusiva da La Verità.

Caos e menzogne durante la pandemia

Durante la pandemia di COVID-19, l’Italia si è trovata priva di un piano di preparazione e risposta aggiornato, e quello esistente non è stato applicato. Questa mancanza ha portato a decisioni disperate e inefficaci che hanno contribuito al caos sanitario. Le autorità sanitarie italiane, tra cui l’ex ministro Roberto Speranza, sono state accusate di aver mentito sulla questione, cercando di nascondere l’evidenza.

Caos, disinformazione, incompetenza, sono termini riduttivi per descrivere la situazione in cui il nostro Paese si è trovato durante la pandemia, spesso giustificata dicendo: “Non siamo preparati ad un evento così imprevisto, non potevamo esserlo“. Questo piano sembra confermare il contrario: potevamo e dovevamo.

Rimediare agli errori del passato

Il nuovo piano è orientato a evitare tali errori, stabilendo procedure chiare per l’inventario e la disponibilità delle risorse, la cura tempestiva dei pazienti e la revisione delle decisioni di emergenza per valutarne l’efficacia. Le premesse del piano evidenziano l’importanza di interventi basati su un solido razionale scientifico, rispettando i principi di giustizia ed equità nell’accesso alle risorse e guidati dalla responsabilità.

Il piano sottolinea anche il principio di trasparenza, con l’impegno a diffondere informazioni tempestive e chiare sia al personale medico-sanitario sia al pubblico, utilizzando un linguaggio semplice e comprensibile. Questo approccio è mirato a garantire che ogni persona possa comprendere le misure adottate e fare scelte autonome e consapevoli. Inoltre, il piano prevede l’aggiornamento o la modifica delle decisioni basate su nuove informazioni scientifiche rilevanti.

Il testo in esame stabilisce che ogni piano sanitario deve essere proporzionato alle condizioni cliniche del paziente, riconoscendo la sua autonomia decisionale e tutelando la sua dignità. Questo principio pone la dignità e i diritti dei pazienti al centro dell’azione sanitaria e politica.

Tutelare la libertà

Il piano introduce una novità rilevante: in caso di pandemia eccezionale, può essere necessario adottare misure in ogni settore con un coordinamento centrale, privilegiando i provvedimenti parlamentari. Viene escluso l’uso di atti amministrativi per misure coercitive della libertà personale o compressive dei diritti civili e sociali. Solo con leggi o atti aventi forza di legge, nel rispetto dei principi costituzionali, possono essere previste misure temporanee, straordinarie ed eccezionali. Ciò implica che lockdown e restrizioni non possono essere ordinati arbitrariamente, ma devono passare attraverso il Parlamento e rispettare la Costituzione, stabilendo limiti per prevenire abusi come quelli vissuti in passato.

Questi aspetti sono sufficienti a rendere il nuovo piano pandemico oggettivamente valido, nonostante eventuali criticità che potrebbero emergere nel tempo e che saranno affrontate con cautela.

Il nuovo Piano Pandemico

Il nuovo “Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2024-2028” del governo italiano introduce importanti linee guida sulla comunicazione durante una campagna vaccinale pandemica. Il piano stabilisce chiaramente che:

  • La comunicazione deve chiarire i limiti della vaccinazione;
  • La vaccinazione deve essere accompagnata dall’adozione di buone norme di prevenzione per contenere il contagio;
  • La campagna di informazione non deve utilizzare toni allarmistici, né generare discriminazioni o stigma sociale.

Un cambio di rotta

Questo approccio rappresenta un cambio di rotta rispetto alle pratiche passate, segnando la fine del terrorismo psicologico, delle discriminazioni, del razzismo e degli insulti collegati alla gestione pandemica. Il piano è visto come un importante passo avanti, nonostante riconosca che ci sia ancora molto da fare. Dimostra che la “dittatura sanitaria” non è un destino inevitabile e che è possibile combatterla, arginarla e prevenirla con la volontà giusta.

Se è vero che, in contrasto a un evento pandemico, è necessario individuare protocolli di cura efficaci. Viene sottolineato che, sebbene i vaccini approvati e sperimentali siano misure preventive efficaci, con un rapporto rischio-beneficio favorevole, non possono essere considerati gli unici strumenti per combattere i patogeni infettivi.

Contrastare la disinformazione

Il piano pandemico pone particolare importanza alla sensibilizzazione delle persone attraverso una comunicazione semplice ed efficace sui benefici e sui rischi dei vaccini. È essenziale contrastare la disinformazione e fornire risposte adeguate alle preoccupazioni e alle incertezze della popolazione.

Potrebbero esserci degli obiettivi riguardo al fatto che il rapporto rischio-beneficio sia significativamente favorevole, specialmente in alcune fasce di età. Tuttavia, si tollera questa concessione in virtù delle frasi successive che affaticano l’importanza di una comunicazione trasparente e la necessità di diversificare gli strumenti di contrasto ai patogeni infettivi.

Protocolli di cura efficaci

Per contrastare un evento pandemico, è necessario individuare protocolli di cura efficaci.

Il piano riconosce che i vaccini approvati e sperimentati sono misure preventive efficaci, con un rapporto rischio-beneficio significativamente favorevole, ma sottolinea che non possono essere considerati gli unici strumenti per contrastare i patogeni infettivi. Ciò implica che, oltre ai vaccini, è necessario adottare altre misure di prevenzione e cura.

La questione vaccini

Un aspetto centrale del piano è la sensibilizzazione delle persone attraverso una comunicazione semplice ed efficace sui benefici e sui rischi dei vaccini. La comunicazione deve contrastare la disinformazione e fornire risposte adeguate alle preoccupazioni e alle incertezze della popolazione. Questo approccio mira a rendere la popolazione più consapevole e informata, riducendo la diffusione di informazioni errate e aumentando la fiducia nelle misure adottate.

Potrebbe esserci un dibattito sul fatto che il rapporto rischio-beneficio dei vaccini sia significativamente favorevole, soprattutto in alcune fasce d’età. Nonostante ciò, si accetta questa affermazione in quanto successivamente il piano evidenzia l’importanza di una comunicazione trasparente e la necessità di diversificare gli strumenti di contrasto ai patogeni infettivi.

Non dovrà ripetersi mai più che ci si sottopone ad una vaccinazione della quale non si conoscono ancora i rischi, solo per “fede“, solo perché “non abbiamo altra scelta se vogliamo fermare la pandemia“. Ognuno deve essere libero di decidere cosa fare del suo corpo e per farlo bisogna che gli vengano forniti tutti gli strumenti per poterlo fare, nel caso dei vaccini un’informazione oggettiva e scientifica.

Non solo questo piano pone la dignità e i diritti dei pazienti al centro dell’azione sanitaria, ma stabilisce anche limiti chiari per prevenire gli abusi, promuovendo protocolli di cura efficaci, ma riconosce il valore dei vaccini senza considerarli l’unica soluzione, e si impegna per una comunicazione efficace e trasparente per informare correttamente la popolazione e contrastare la disinformazione.

Il commento di Maurizio Belpietro

In nome dell’emergenza e della tutela della Salute pubblica si sono violati, con buona pace del presidente della Repubblica e della Corte costituzionale, un certo numero di diritti, a cominciare dalla libertà di circolare a quella di lavorare o di scegliere come essi – re curati. In nome dell’urgenza sono stati asfaltati i diritti individuali e oltre al coprifuoco si è imposto l’obbligo di cura, con il ri- catto di perdere lo stipendio.” Così scrive Maurizio Belpietro, direttore de La Verità, commentando la notizia: “Un piano che dunque mette da parte le follie di Conte e Draghi, per tornare a provvedimenti razionali e scientifici, è dunque un passo avanti, in quanto si eliminano le coercizioni della libertà personale e la compressione dei diritti. Non ci saranno provvedimenti amministrativi che decideranno se applicarli. Ma se si rendesse necessario che misure di emergenza siano attuate, sarà il Parlamento, con un regolare dibattito, a decidere e non quattro esperti saranno pressati dalla politica. La lettura dei verbali del Cts è stata agghiacciante, per la legge con cui sono state prese alcune decisioni.

Beh, il piano pandemico dovrebbe scongiurare che tutto ciò si ripeta.” Conclude Belpietro. È quello che tutti ci auguriamo.

Il commento di Fratelli d’Italia

Il nuovo piano pandemico studiato dal Governo Meloni mette fine a ogni obbligo e discriminazione subita negli anni del Covid. Ogni intervento sarà preso nel rispetto della libertà e della dignità umana. Un atto doveroso nei confronti degli italiani, perché non si ripetano mai più gli errori del recente passato“, dichiara Fratelli d’Italia sui canali ufficiali del partito.

Inoltre, oggi, i deputati e senatori di Fratelli d’Italia hanno organizzato un flash mob per sollecitare le opposizioni a indicare i loro membri della Commissione d’inchiesta sulla pandemia di Covid in modo da far partire i lavori dell’organismo parlamentare.

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