Maltempo: al Nord caseifici allagati e grano distrutto dalla grandine

Danni per nubifragi, violente raffiche di vento e chicchi di ghiaccio
MeteoWeb

Grano spazzato via dalla grandine, mezzi agricoli ribaltati dal vento, un caseificio allagato e serre danneggiate. E’ il primo bilancio della nuova ondata di maltempo che ha colpito il Nord Italia con la situazione più pesante che si registra nel Bergamasco, secondo il monitoraggio della Coldiretti. Nubifragi, violente raffiche di vento e chicchi di ghiaccio hanno interessato soprattutto la Valle Brembana, la Valle Imagna, la Valle Seriana e la Valle di Scalve. Danneggiate le colture in campo e diverse strutture come serre e tetti di edifici agricoli.

Nei comuni di San Giovanni Bianco e Camerata Cornello il forte vento ha ribaltato mezzi agricoli, mentre sul territorio di Oltre il Colle e a Zambla la grandine ha distrutto ciò che rimaneva del primo taglio di fieno e compromesso il secondo taglio. A Vilminore, invece, il caseificio della Latteria è stato allagato ed è stata compromessa la funzionalità di alcuni macchinari.

Ma l’ondata di maltempo – rileva la Coldiretti – ha colpito anche le altre province della Lombardia oltre a Piemonte e Trentino Alto Adige, andando ad aggravare una situazione che nei primi sei mesi dell’anno ha visto abbattersi sull’Italia ben 1347 eventi estremi tra nubifragi, grandinate, tempeste di vento e tornado, con un aumento del 22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo l’analisi Coldiretti su dati Eswd. Il maggior incremento si è verificato per tornado e tempeste di vento (+45%), con effetti devastanti anche sulle infrastrutture agricole, dai capannoni alle serre.

In tale ottica è importante – rileva la Coldiretti – l’iniziativa del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare che ha inviato alla Commissione europea la richiesta di attivazione delle misure eccezionali previste dalla riserva di crisi. Per assicurare liquidità alle aziende colpite è però necessario aumentare anticipi della Pac per i pagamenti diretti dal 50% al 70% e per lo sviluppo rurale da 70% a 85%. La richiesta sarà sul tavolo del prossimo Consiglio Agrifish programmato per il 15 luglio a Bruxelles. Agli effetti del maltempo al Nord si aggiunge la gravissima siccità che continua ad assediare le regioni del Sud, una vera e propria calamità che si è abbattuta su colture e animali.

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