Nel 2025 si terranno le prime Olimpiadi dei Videogiochi

Il ministro saudita dello sport, il principe Abdulaziz bin Turki Al Faisal, ha espresso grande entusiasmo per l'evento
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Il mondo degli eSport si prepara a vivere un momento storico con l’annuncio delle prime Olimpiadi dei videogiochi, previste per il 2025 in Arabia Saudita. Questa iniziativa, che rappresenta un’importante evoluzione nel riconoscimento degli eSport come disciplina competitiva a livello globale, è stata ufficialmente confermata dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) il 13 luglio 2024.

Le Olimpiadi dei Videogiochi

Il CIO ha comunicato la decisione di introdurre le Olimpiadi dei videogiochi alla vigilia dei Giochi Olimpici di Parigi, marcando una svolta significativa per il mondo dei videogiochi competitivi. Subito dopo la conclusione dei Giochi di Parigi, il CIO avvierà i lavori per selezionare la città ospitante in Arabia Saudita che accoglierà l’edizione inaugurale di questo evento innovativo.

Questo processo di selezione sarà attentamente monitorato e valutato, considerando vari fattori tra cui le infrastrutture esistenti, la capacità organizzativa, l’entusiasmo e l’impegno della comunità locale verso gli eSport. La decisione di scegliere l’Arabia Saudita come nazione ospitante riflette la crescente importanza e influenza del regno nel settore degli eSport, evidenziando come il paese sia diventato un punto di riferimento globale per gli eventi di gaming. La scelta della città ospitante sarà cruciale per garantire il successo e l’impatto positivo dell’evento, assicurando che tutte le necessità logistiche, tecniche e di supporto siano adeguatamente soddisfatte.

Investimenti per la comunità dei giocatori

Thomas Bach, presidente del CIO, ha sottolineato l’importanza della collaborazione con il Comitato Olimpico Nazionale Saudita, evidenziando come il regno saudita sia un leader riconosciuto nel campo degli eSport. “Siamo molto fortunati a poter lavorare con il Comitato Olimpico Nazionale Saudita per i Giochi Olimpici di eSport, perché ha una grande, se non unica, competenza nel campo degli eSport con tutti i suoi stakeholder“, ha dichiarato Bach. “I Giochi Olimpici di eSport trarranno grandi benefici da questa esperienza“.

La collaborazione con l’Arabia Saudita è vista come un’opportunità unica per sfruttare le competenze e le risorse del paese, che ha già dimostrato la sua capacità di organizzare eventi di eSport di alta qualità. Il regno ha investito notevolmente nello sviluppo delle infrastrutture tecnologiche e nel supporto alla comunità dei giocatori, creando un ecosistema favorevole che può fungere da modello per altri paesi. La partnership tra il CIO e l’Arabia Saudita è destinata a portare avanti l’innovazione nel settore degli eSport, promuovendo nuovi standard di eccellenza e offrendo un’esperienza senza precedenti sia per i partecipanti che per gli spettatori.

Oltre 23 milioni di giocatori

Il ministro saudita dello sport, il principe Abdulaziz bin Turki Al Faisal, ha espresso grande entusiasmo per l’evento, evidenziando come l’Arabia Saudita rappresenti un centro globale per gli eSport professionistici. “Siamo una nazione giovane, con oltre 23 milioni di giocatori“, ha affermato il principe Abdulaziz. “Il nostro regno è diventato un hub globale per gli eSport professionistici… Questo è un naturale passo successivo per i nostri giovani atleti, il nostro Paese e la comunità globale degli eSport“.

Le parole del ministro sottolineano non solo l’importanza strategica dell’evento per il paese, ma anche l’orgoglio nazionale e l’ambizione di consolidare la posizione dell’Arabia Saudita come leader nel mondo degli eSport. La giovane popolazione saudita, con una forte passione per i videogiochi, è vista come una risorsa preziosa che contribuirà al successo dell’evento. Il governo saudita ha riconosciuto il potenziale degli eSport come mezzo per stimolare l’innovazione, creare opportunità di lavoro e promuovere un’immagine positiva del paese a livello internazionale. L’evento sarà anche un’occasione per mostrare le capacità organizzative e la modernità delle infrastrutture saudite, contribuendo a rafforzare ulteriormente la reputazione del regno come destinazione di primo piano per eventi di rilevanza globale.

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