Continuano a pieno ritmo i lavori di Rete Ferroviaria Italiana (Società Capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS) per le grandi opere del Sud Italia. Ieri a Trappitello è stata avviata la talpa meccanica (Tunnel Boring Machine) Lucia che sarà impegnata nello scavo della galleria Taormina, nell’ambito dei lavori di raddoppio tra Giampilieri e Fiumefreddo, sulla Palermo-Catania-Messina.
Il progetto di potenziamento della Palermo-Catania-Messina è inserito in Cantieri Parlanti, progetto realizzato dal Gruppo FS in collaborazione con il MIT, per raccontare in maniera trasparente le attività e i benefici delle nuove infrastrutture attraverso iniziative pubbliche, infopoint e una pagina web dedicata alle opere strategiche.
Lucia, che si aggiunge alla talpa Igea già operativa da aprile 2024, è la seconda delle cinque talpe complessivamente previste nel progetto e sarà impegnata nello scavo della Galleria Taormina, lunga oltre 6 chilometri, a doppia canna, nell’ambito dei lavori di raddoppio della tratta Giampilieri-Fiumefreddo. Il progetto rientra negli interventi di potenziamento del collegamento Palermo-Catania-Messina e completerà il raddoppio della linea ferroviaria fra Messina e Catania, attraverso la realizzazione di 42 km di nuovo doppio binario, di cui circa 37 km in sotterranea e in variante rispetto all’attuale linea.
Due i lotti in cui si divide il progetto del completamento del raddoppio della Messina- Catania:
- il primo, da Fiumefreddo a Taormina, si sviluppa lungo un tracciato di 13,9 km con due viadotti (per circa 1 km), 3 gallerie (Calatabiano, Taormina lato Catania dove da oggi opera la TBM Lucia e interconnessione di Letojanni) per un totale di 10,8 km, una galleria artificiale (Fiumefreddo) di 1 km, la nuova stazione di Taormina e le due fermate Fiumefreddo-Calatabiano e Alcantara-Giardini Naxos.
- il secondo prevede 28 km di nuova linea a doppio binario, con 6 viadotti per circa 2 km, 8 gallerie (Taormina lato Messina, le cui operazioni di scavo sono in corso in modalità tradizionale, Letojanni, Forza d’Agrò, Sciglio – dove da fine aprile è attiva la TBM Igea –, Nizza, Alì, Quali e Scaletta) per circa 25,3 km in sotterraneo, 2 stazioni (Letojanni e Sant’Alessio-Santa Teresa), 2 fermate (Nizza-Alì, Itala-Scaletta).
Gli interventi di velocizzazione dell’itinerario Messina – Catania – Palermo, progetto di RFI con la direzione lavori di Italferr, del valore di circa 12 miliardi di euro, nel complesso, garantiranno il rispetto dei requisiti d’interoperabilità e consentiranno una significativa crescita della competitività del trasporto viaggiatori su ferro, rispondendo alle esigenze di mobilità in termini di riduzione dei tempi di percorrenza, regolarità e frequenza.
Al momento sono in corso gli interventi su tutti i lotti del nuovo itinerario Palermo-Catania, per una lunghezza complessiva di 179 km e della Catania-Messina.
La giornata di oggi ha visto l’accensione, in contemporanea, di tre talpe meccaniche (TBM), oltre Lucia, a Trappitello, anche Futura e Marina, a Rocchetta e Orsara, nell’ambito dell’itinerario della nuova linea AC\AV Napoli – Bari. Tutti interventi funzionali a rendere la rete ferroviaria del sud Italia sempre più competitiva, agendo su più livelli per dare luogo a un sistema di trasporti integrato, efficiente e sostenibile, in grado di sostenere la crescente domanda turistica le esigenze dei cittadini e del traffico merci.