Nuovo brillamento dalla macchia solare AR3738: è un potente flare classe X

Le radiazioni del flare hanno ionizzato la parte superiore dell'atmosfera terrestre
MeteoWeb

La macchia solare AR3738 ha generato oggi una nuova esplosione, alle 04:35 ora italiana, producendo un flare classe X1.2. Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha registrato il lampo ultravioletto estremo (immagine in alto). “Le radiazioni del flare hanno ionizzato la parte superiore dell’atmosfera terrestre, causando un blackout radio a onde corte su Australia, Asia sudorientale e Giappone. I marittimi e gli operatori radioamatoriali della zona potrebbero aver notato una perdita di segnale di 30 minuti a tutte le frequenze inferiori a 25 MHz,” riporta il sito specializzato SpaceWeather.com. “Finora, non sono state rilevate CME nelle immagini del coronografo disponibili. L’esplosione potrebbe non essere durata abbastanza a lungo da sollevare una CME dall’atmosfera del Sole. Sono in arrivo altre esplosioni. AR3738 ha un campo magnetico ‘beta-gamma-delta’ che ospita energia per ulteriori brillamenti solari di classe X“.

Cos’è un brillamento

Un brillamento solare è un’esplosione di energia sulla superficie del Sole che avviene quando linee di campo magnetico, vicine a macchie solari, si rompono e si ricollegano. Questa riconnessione magnetica libera una quantità enorme di energia sotto forma di radiazione elettromagnetica che copre uno spettro ampio, dalle onde radio ai raggi gamma. I brillamenti solari possono durare da pochi minuti a diverse ore e sono classificati in base alla loro intensità in classi A, B, C, M e X, con la classe X che rappresenta i brillamenti più potenti. Questi eventi non solo aumentano la luminosità del Sole, ma possono anche accelerare particelle ad alta energia, influenzando lo spazio interplanetario e potenzialmente l’ambiente spaziale vicino alla Terra.

Cos’è un blackout radio a onde corte

Un blackout radio a onde corte sulla Terra, causato da un brillamento solare, è un’interruzione delle comunicazioni radio che si verifica quando un brillamento emette una quantità significativa di radiazione elettromagnetica. Questa radiazione ionizza gli strati superiori dell’atmosfera terrestre, in particolare la ionosfera, aumentando la densità degli elettroni. La ionosfera, normalmente riflette e propaga le onde radio a onde corte, diventa così troppo densa e assorbente, impedendo la riflessione delle onde radio e causando un’interruzione delle comunicazioni. Questi blackout possono durare da pochi minuti a diverse ore, a seconda dell’intensità del brillamento e della sua durata. Gli effetti sono particolarmente tangibili nelle regioni illuminate dal Sole al momento del brillamento.

Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)

Un’espulsione di massa coronale (CME) è una massiccia eruzione di plasma e campi magnetici dalla corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole. Le CME sono causate dall’instabilità e dalla riconnessione delle linee del campo magnetico solare, che liberano grandi quantità di energia. Quando una CME avviene, enormi bolle di gas magnetizzato vengono espulse nello Spazio a velocità che possono raggiungere i milioni di chilometri all’ora.

Le CME possono avere un impatto significativo quando colpiscono la Terra. Possono causare tempeste geomagnetiche, che a loro volta possono interferire con i sistemi di comunicazione e navigazione, danneggiare satelliti e influenzare le reti elettriche. Le particelle cariche provenienti dalle CME possono anche aumentare l’intensità delle aurore boreali e australi.

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