Oggi la Terra è alla massima distanza dal Sole: perché fa caldo?

La domanda sorge spontanea: perché fa caldo se siamo nel punto più lontano dal Sole?
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Oggi, 5 luglio 2024, la Terra raggiunge il punto più distante dal Sole, noto come afelio. Alle 07:06 ora italiana, il nostro pianeta si troverà a una distanza di 152.099.968 km dalla nostra stella. Questo evento annuale segna un momento cruciale nell’orbita ellittica della Terra e offre un’interessante opportunità per comprendere meglio le dinamiche del nostro Sistema Solare.

La distanza Terra-Sole, afelio e perielio

L’orbita della Terra attorno al Sole è ellittica, non perfettamente circolare. Questo significa che ci sono momenti in cui la Terra è più vicina al Sole (perielio) e momenti in cui è più lontana (afelio). Quest’anno, l’afelio si verifica oggi, mentre il perielio si verificherà il 4 gennaio 2025 alle 14:28 ora italiana, con la Terra a una distanza di 147.103.686 km dal Sole.

La variazione di distanza tra afelio e perielio è significativa: circa 5 milioni di km. Tuttavia, questa differenza non ha un impatto immediato e percepibile sul clima terrestre. Le stagioni, infatti, sono determinate principalmente dall’inclinazione dell’asse terrestre e non dalla distanza dal Sole.

L’importanza dell’afelio

Nonostante la maggiore distanza dal Sole, la Terra continua a ricevere una quantità considerevole di energia solare durante l’afelio. La variazione dell’intensità solare dovuta alla distanza è compensata dai meccanismi atmosferici e dagli oceani, che regolano efficacemente il clima globale.

È interessante notare che, mentre l’emisfero boreale è in estate durante l’afelio, l’emisfero australe è in inverno. Questo dimostra come le stagioni siano più influenzate dall’inclinazione dell’asse terrestre che dalla distanza dalla nostra stella. L’inclinazione di 23,5 gradi rispetto al piano dell’orbita terrestre causa una distribuzione variabile della luce solare, dando origine alle stagioni.

Le implicazioni

L’afelio offre agli scienziati l’opportunità di studiare l’influenza della variazione di distanza sulla radiazione solare e sulle dinamiche climatiche. Osservazioni dettagliate e misurazioni satellitari durante questo periodo aiutano a migliorare i modelli climatici e a comprendere meglio il bilancio energetico terrestre.

Inoltre, l’afelio è un promemoria della complessità del nostro Sistema Solare e dell’interconnessione tra i vari corpi celesti. La capacità della Terra di mantenere un clima relativamente stabile nonostante le variazioni di distanza dal Sole è un esempio di come il nostro pianeta sia straordinariamente adattato alle condizioni cosmiche.

La Terra alla massima distanza dal Sole: perché fa caldo?

La percezione di caldo durante l’afelio, il punto più lontano della Terra dal Sole, è un fenomeno affascinante che può sembrare controintuitivo. Tuttavia, la spiegazione risiede nell’inclinazione dell’asse terrestre, che è di circa 23,5 gradi rispetto al piano dell’orbita terrestre. Questa inclinazione è il fattore dominante che determina le stagioni.

La rivoluzione della Terra intorno al Sole (date approssimate)

Durante l’estate boreale, l’emisfero settentrionale è inclinato verso il Sole, il che significa che i raggi solari colpiscono questa parte del pianeta in modo più diretto. L’angolo di incidenza dei raggi solari è minore, portando a una distribuzione dell’energia solare su una superficie più piccola e quindi a un riscaldamento più efficace. Inoltre, le giornate sono più lunghe, aumentando il tempo durante il quale la superficie terrestre può assorbire energia solare.

Al contrario, durante l’inverno boreale, l’emisfero settentrionale è inclinato lontano dal Sole, e i raggi solari colpiscono la superficie con un angolo maggiore, diffondendo l’energia su una superficie più ampia e riducendo il riscaldamento. Anche le giornate sono più corte, limitando l’assorbimento di energia solare.

La distanza della Terra dal Sole varia tra afelio e perielio di circa 5 milioni di km, ma questa differenza è relativamente piccola in termini astronomici e ha un impatto minimo sull’intensità complessiva dell’energia solare ricevuta. L’energia solare che arriva alla Terra al perielio è solo circa il 7% più intensa rispetto all’afelio. Questo cambiamento è insufficiente a superare gli effetti climatici dell’inclinazione dell’asse terrestre.

In sintesi, il caldo estivo durante l’afelio è una conseguenza diretta dell’inclinazione dell’asse terrestre che influenza la distribuzione e la durata dell’energia solare ricevuta, dimostrando che la distanza dal Sole non è il fattore principale che determina le stagioni.

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