maternità surrogata, cioè punibile in base alla legge italiana anche se vi si ricorre all’estero. Concluso l’esame degli emendamenti e le dichiarazioni di voto, i gruppi hanno dato il mandato al relatore, Susanna Campione di FdI, per l’approdo in Aula. A favore il Centro-Destra, contrarie tutte le opposizioni. Il provvedimento, che porta la firma di Fratelli d’Italia e fortemente voluto dallo stesso Premier Giorgia Meloni, è stato approvato alla Camera il 26 luglio 2023.
Testo approvato senza modifiche
Il testo resta quello già approvato dalla Camera in prima lettura a fine luglio dello scorso anno: è stato respinto martedì l’emendamento della Lega che prevedeva una ulteriore stretta, innalzando le sanzioni alla reclusione fino a 10 anni e alla multa fino a 2 milioni, e che aveva parere contrario del Governo. Trasformati in odg l’emendamento della Lega che faceva da cornice alla legge con la definizione del reato e il rimando alla Costituzione e quello di Forza Italia che prevede che nel caso di figli nati all’estero da cittadini italiani, nel procedere alla legalizzazione dei documenti di nascita, venga chiesto se la nascita sia avvenuta mediante il ricorso alla gpa. Respinti gli emendamenti delle opposizioni: quelli soppressivi, presentati da Pd e Avs, e quello del M5S che apriva alla volontarietà e gratuità della gpa.