Orsi trentini, Oipa: “lasciate vivere KJ1”

Oipa: "presiedere una Provincia autonoma non significa avere carta bianca sulla vita e la morte della fauna, bene demaniale, patrimonio dello Stato, cioè di tutti"
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Si sta preparando un terzo mandato di uccidere l’orsa KJ1?”. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) esprime “grave apprensione per l’eventualità che il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, possa firmare a breve un decreto d’abbattimento della mamma orsa, con al seguito tre cuccioli, presunta colpevole delle ferite riportate agli arti dal turista francese in escursione solitaria sabato scorso a Dro“.

L’Oipa è partecipe “dell’alta preoccupazione dell’opinione pubblica nazionale per la sorte del plantigrado, colpevole solo di avere avuto un comportamento coerente con la sua etologia nel suo habitat”, si legge in una nota dell’organizzazione. “Se Fugatti procedesse con un decreto di abbattimento, sarebbe questo il terzo provvedimento in una settimana che andrebbe anche contro quanto disposto dal Tribunale di giustizia amministrativa di Trento che ha già sospeso due ordinanze del Presidente provinciale che ordinavano di uccidere l’orsa”.

L’associazione invita il Presidente a “recedere da questa eventuale intenzione e a rispettare la normativa nazionale a tutela degli animali, dalla Costituzione in giù. Presiedere una Provincia autonoma non significa avere carta bianca sulla vita e la morte della fauna, bene demaniale, patrimonio dello Stato, cioè di tutti. Gli animali sono esseri senzienti da rispettare e tutelare e non oggetti da rimuovere”.

L’Oipa auspica nuovamente che “il Presidente Fugatti riveda la sua “strategia antiorso” in nome del rispetto per la vita animale e della biodiversità. I modi per favorire una serena coesistenza tra uomini e plantigradi ci sono: basta applicarli. È quel che auspica anche la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica a livello nazionale”.

L’associazione ricorda infine che “la legge provinciale “ammazzaorsi” è oggetto di una procedura Pilot innanzi alla Commissione Europea e che potrebbe essere incostituzionale anche per violazione dell’articolo 9 della Carta costituzionale”.

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