Le frane in India, nello Stato meridionale del Kerala hanno causato la morte di almeno 185 persone, secondo quanto riferito dai funzionari del governo locale. I soccorritori hanno ripreso le operazioni di ricerca dei dispersi, temendo che molti siano intrappolati nel fango e nei detriti. 200 persone sono rimaste ferite, mentre almeno 191 sono ancora disperse. Oltre 5.500 persone sono state messe in salvo dalle aree colpite dalle frane.
Le frane hanno colpito la regione collinare di Wayanad, intrappolando le persone nelle loro case mentre dormivano. Il governo locale sta raccogliendo dati sul numero di residenti nella zona, tra coloro che sono stati ritrovati e quelli ancora dispersi, come riportato dal quotidiano The Hindu.
Le piogge incessanti, durate 2 giorni, hanno causato frane che hanno trasformato i torrenti in fiumi impetuosi carichi di fango e massi, distruggendo ponti e bloccando le strade, complicando le operazioni di soccorso. L’Esercito e la Marina stanno assistendo i primi soccorritori locali e la National Disaster Relief Force nel salvare le persone dalle aree isolate, utilizzando pulegge e macchine movimento terra. Il Genio dell’Esercito sta costruendo un ponte temporaneo per raggiungere la zona completamente isolata di Mundakkai. Oltre 3mila persone sono ospitate nei campi di soccorso allestiti in aree più sicure. Sono previste ulteriori precipitazioni nella regione.
