PLATO e Ariane 6: l’ESA pronta a svelare i segreti degli esopianeti simili alla Terra

L'obiettivo principale di PLATO è identificare esopianeti in zone abitabili attorno a stelle simili al Sole
MeteoWeb

L’ESA sta preparando una delle sue missioni spaziali più ambiziose con il telescopio PLATO (PLAnetary Transits and Oscillations of stars), previsto per il lancio alla fine del 2026. Questo avveniristico strumento, che verrà messo in orbita a bordo del nuovo razzo Ariane 6, mira a scoprire pianeti rocciosi simili alla Terra al di fuori del nostro Sistema Solare. Il razzo Ariane 6, recentemente collaudato con un volo inaugurale di successo, rappresenta un investimento di 4 miliardi di euro e sarà il vettore cruciale per il lancio di PLATO.

David Brown, dell’Università di Warwick, fornirà un aggiornamento sulla missione al National Astronomy Meeting della Royal Astronomical Society, che si terrà questa settimana presso l’Università di Hull. L’obiettivo principale di PLATO è identificare esopianeti in zone abitabili attorno a stelle simili al Sole. Oltre alla ricerca di mondi potenzialmente abitabili, PLATO studierà anche le stelle attraverso tecniche come l’astrosismologia, misurando le loro vibrazioni per determinare massa, raggio e età.

PLATO si distingue per la sua dotazione tecnologica avanzata, tra cui 24 telecamere ‘Normal’ e 2 ‘Fast’, che gli conferiscono un ampio campo visivo e la capacità di identificare segnali falsi positivi. La missione osserverà due zone del cielo, una a Nord e una a Sud, per un periodo di 2 anni ciascuna. La partenza è prevista per dicembre 2026, segnando una nuova era nella ricerca degli esopianeti e della loro caratterizzazione.

Condividi