L’amministratore delegato della Società Stretto di Messina Spa Pietro Ciucci, intervistato da StrettoWeb nei giorni scorsi a margine del G7 del Commercio che s’è svolto a Santa Trada (Reggio Calabria), proprio nello Stretto di Messina, ha annunciato l’inserimento nel progetto di opere contro la siccità quali pozzi e desalinizzatori. L’intenzione è quella di non gravare sul territorio per le esigenze del cantiere, ma queste opere rimarranno poi al servizio di Calabria e Sicilia che potranno così contrastare i periodi di carenza idrica come fanno molti Paesi evoluti di zone desertiche quali Israele o Emirati Arabi Uniti, Bahrain e Qatar. Non è un caso che tra i leader mondiali di impianti di desalinizzazione c’è proprio Webuild, il colosso italiano che costruirà il Ponte sullo Stretto.
“Adesso in conferenza dei servizi stanno arrivando le richieste dei Sindaci del territorio – ha detto Ciucci nell’intervista – qualcuna forse un po’ roboante, non possiamo caricare il Ponte di troppi oneri, però tutto quello che è essenziale per il territorio lo faremo, d’accordo con il governo e con il ministro Salvini che devo dire ha un atteggiamento molto molto positivo e proattivo nei confronti di questo territorio, non vuole fare solo il Ponte ma una grande opera per il territorio e quindi davanti a richieste finalizzate a difendere gli interessi del territorio noi siamo disponibili in linea con le volontà del Governo, che sta facendo tanti altri grandi investimenti per le infrastrutture in questo territorio. Ad esempio, adesso c’è il problema della siccità e quindi si pone il problema dell’acqua, ovviamente noi faremo in modo che la costruzione del Ponte non aggravi e non intacchi minimamente le riserve idriche esistenti, anzi, faremo opere quali pozzi e impianti di desalinizzazione, che poi resteranno, e quindi, così come per l’ambiente, non solo non faremo danni ma porteremo enormi benefici. Perché poi i pozzi e i desalinizzatori che faremo, rimarranno sempre al servizio di questo territorio. Questo è il nostro approccio: ci teniamo a mantenere collaborazione aperta”
“Più volte – ha detto ancora Ciucci – abbiamo richiesto loro di indicarci puntualmente quali opere accessorie, a volte si dice complementari o compensative, ritenevano indispensabili per il loro territorio e per i loro cittadini. Quest’occasione è stata rinviata a questa fase, alla valutazione di impatto ambientale e alla conferenza dei servizi. Sono state presentate delle richieste, verranno tutte valutate, ovviamente non possiamo neanche caricare il Ponte di tutte le necessità del territorio, perchè altrimenti finiremmo per non fare il Ponte e non fare tutto il resto che ci viene richiesto, ma lì dove ci sono esigenze effettive, connesse alla realizzazione dell’opera e da cui il territorio può trarre vantaggio, allora lì noi saremo disponibili. Sull’acqua, ripeto, è chiaro che i cantieri del Ponte non devono aggravare il problema dell’acqua che si sta vivendo per la siccità in questa fase, anzi, con la realizzazione di nuovi pozzi e impianti di desalinizzazione, sarà possibile lasciare al territorio qualcosa in più. E tutte le attività compensative al punto di vista ambientale, gli studi che stiamo facendo per conoscere approfonditamente flora, fauna e tutto l’ambiente, non possono che dare un contributo positivo al territorio oltre e a prescindere dal Ponte”.