Rischio caos ai porti britannici: l’urgente appello per un rinvio del sistema biometrico

Un punto cruciale nella preparazione del nuovo sistema è l'app sviluppata dall'UE e da Frontex, destinata a facilitare la registrazione dei dati biometrici prima del viaggio
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I funzionari del governo britannico stanno suonando il campanello d’allarme su potenziali disordini nei porti del Regno Unito, previsti per ottobre. Questo rischio è legato all’imminente introduzione di un nuovo sistema europeo di registrazione biometrica per i viaggiatori, che comporterà la scansione del volto e delle impronte digitali. La data di inizio del 6 ottobre è una scadenza che potrebbe avere ripercussioni significative, specialmente in vista delle vacanze di metà semestre. Con i cittadini britannici che affronteranno un nuovo regime di controllo alle frontiere, il governo spera che l’Unione Europea consideri un ulteriore rinvio.

Il sistema biometrico

Il nuovo sistema di ingresso/uscita dell’UE mira a migliorare la sicurezza e a contrastare l’immigrazione illegale, assicurando che i cittadini di paesi terzi non eccedano i loro tempi di soggiorno autorizzati. Questo programma prevede che i viaggiatori non comunitari, inclusi i britannici, forniscano dati biometrici come impronte digitali e scansioni del volto all’ingresso e all’uscita dall’UE.

Originariamente pianificato per il 2021, il programma è stato più volte rinviato, l’ultimo dei quali a causa delle Olimpiadi di Parigi. Ora, con l’implementazione fissata per il 6 ottobre, le autorità britanniche temono che l’inadeguatezza dei preparativi possa portare a gravi interruzioni del traffico passeggeri e merci.

Preoccupazioni del Governo britannico

I funzionari britannici sono preoccupati che l’introduzione del nuovo sistema possa causare lunghe code e caos nei principali punti di ingresso del Regno Unito, come i porti di Dover e Folkestone. La necessità di scansioni biometriche rallenterà inevitabilmente il processo di controllo, portando a potenziali disagi per migliaia di viaggiatori.

Un sondaggio del Ministero dei Trasporti ha rivelato che il 69% dei cittadini britannici non era a conoscenza del nuovo sistema, mentre il 15% ha affermato che probabilmente ridurrà la loro intenzione di viaggiare. Questo dato suggerisce un impatto significativo sulla mobilità dei cittadini britannici e un possibile danno per il settore turistico.

L’App non ancora pronta

Un punto cruciale nella preparazione del nuovo sistema è l’app sviluppata dall’UE e da Frontex, destinata a facilitare la registrazione dei dati biometrici prima del viaggio. Tuttavia, questa app non è ancora completamente operativa, aumentando il rischio di ritardi e complicazioni ai punti di controllo di frontiera.

L’app è progettata per permettere ai viaggiatori di inserire i loro dati biometrici prima di arrivare al confine, riducendo così i tempi di attesa. La sua mancanza di disponibilità al momento dell’introduzione del sistema potrebbe aggravare i problemi, portando a ulteriori disagi.

Reazioni e previsioni per Dover e Folkestone

Dover, uno dei porti più trafficati del Regno Unito, potrebbe essere particolarmente colpito. La sua capacità di gestire un alto volume di veicoli è già limitata, e i nuovi requisiti biometrici potrebbero causare significativi colli di bottiglia. Roger Gough, leader della contea del Kent, e Doug Bannister, amministratore delegato del porto di Dover, hanno avvertito il governo di potenziali disagi nella catena di approvvigionamento a seguito dell’implementazione del sistema.

Getlink, la compagnia ferroviaria che gestisce il tunnel sotto la Manica, sta già investendo in centri di elaborazione multimilionari a Folkestone e Calais per far fronte al nuovo sistema. Tuttavia, la loro preparazione potrebbe non essere sufficiente per evitare ritardi significativi.

La situazione rappresenta una sfida politica per il governo di Rishi Sunak, che ha cercato di stabilire un rapporto più cooperativo con la Commissione Europea. Un fallimento nell’implementazione del sistema potrebbe essere visto come una debolezza dell’attuale amministrazione, piuttosto che una conseguenza delle politiche dei sostenitori della Brexit.

Oltre al sistema di ingresso/uscita, a partire dalla metà del 2025, i visitatori del Regno Unito che desiderano entrare nell’area Schengen dovranno richiedere un permesso di ingresso online. Questo ulteriore passaggio burocratico aggiungerà un ulteriore livello di complessità ai viaggi tra il Regno Unito e l’UE.

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