Ritrovato nel mar baltico un relitto ottocentesco: champagne e acqua minerale intatti da 170 anni

"Non ci aspettavamo che fosse qualcosa di significativo e abbiamo persino esitato per un momento se immergerci del tutto"
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Il Mar Baltico, noto per le sue acque cristalline e la ricca storia marittima, ha recentemente rivelato un tesoro inaspettato: un relitto di veliero ottocentesco in eccellenti condizioni, carico di champagne, vino, porcellane e acqua minerale. La scoperta è avvenuta al largo delle coste della Svezia, a circa 20 miglia nautiche a sud dell’isola di Öland, e a riportare la notizia è stata la CNN, amplificando l’eco di questa straordinaria scoperta.

Il ritrovamento del relitto

Il ritrovamento è stato effettuato da un team di subacquei polacchi della Baltitech, un’azienda specializzata in esplorazioni subacquee, guidati dal capo squadra Tomasz Stachura. L’entusiasmo di Stachura è palpabile quando racconta i dettagli della scoperta: “Sicuramente abbiamo visto oltre 100 bottiglie di champagne e cestini con acqua minerale in bottiglie di terracotta“. Ma è stata l’acqua minerale a catturare maggiormente l’attenzione degli esperti. In quel tempo, l’acqua minerale era considerata un bene prezioso, quasi medicinale, e si trovava esclusivamente sulle tavole reali, con trasporti scortati dalla polizia.

La scoperta di circa 100 bottiglie sigillate di Selters, una storica fabbrica tedesca di acqua minerale ancora in attività oggi, ha dato un ulteriore valore alla scoperta. Grazie alla forma dei francobolli e all’aiuto degli storici, si è riusciti a determinare che il carico risale a un periodo compreso tra il 1850 e il 1867. Le bottiglie di champagne e gli altri beni di lusso testimoniano l’importanza e il prestigio della merce trasportata.

Un “tuffo veloce”

Il relitto è stato scoperto mentre il team di Baltitech stava esaminando nuovi siti, che Stachura aveva raccolto nel corso degli anni per pura curiosità. “Stavamo solo controllando nuovi posti, che avevo raccolto per anni, per pura curiosità, ed è stato allora che ci siamo imbattuti in questo relitto“, ha spiegato Stachura. L’inizio dell’immersione era orientato verso una semplice esplorazione, ma il ritrovamento ha superato ogni aspettativa: “Non ci aspettavamo che fosse qualcosa di significativo e abbiamo persino esitato per un momento se immergerci del tutto“. Due membri della squadra, decisi a dare un’occhiata, hanno effettuato una “tuffo veloce” che è durata quasi due ore, e hanno trovato un carico abbondante e variegato.

L’entusiasmo per il ritrovamento ha dovuto fare i conti con la realtà delle regolamentazioni e delle restrizioni amministrative. La rimozione delle bottiglie dalla nave richiederà tempo e preparazione. Come ha detto Stachura, “Era rimasto lì per 170 anni, quindi lasciatelo riposare lì per un altro anno, e avremo il tempo di prepararci meglio per l’operazione“. In risposta a questa situazione, il team di Baltitech sta collaborando con la società olandese di dati marini MARIS, l’Università di Södertörn in Svezia e il professor Johan Ronnby, un’autorità nella ricerca subacquea svedese, per sviluppare linee guida per la futura esplorazione e conservazione del relitto.

Questo ritrovamento non solo arricchisce il patrimonio storico e culturale del Mar Baltico, ma solleva anche nuove domande e opportunità per lo studio delle pratiche commerciali e della vita quotidiana nel XIX secolo. Il relitto rappresenta un legame tangibile con il passato, un pezzo di storia che continua a sorprendere e affascinare.

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