Rivoluzione nella lotta alle zanzare: stop agli insetticidi, benvenuta incompatibilità genetica

L'approccio genetico potrebbe rappresentare una svolta significativa nella lotta contro le zanzare
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Un recente studio condotto dai ricercatori del Virginia Tech e pubblicato su “Communications Biology” ha aperto nuove prospettive nel controllo delle popolazioni di zanzare, proponendo un’alternativa ecologica agli insetticidi. L’approccio si basa sull’utilizzo dell’incompatibilità genetica tra diverse specie di zanzare per limitare la loro capacità riproduttiva.

Una nuova arma contro le zanzare

Il team ha concentrato le proprie ricerche sull’incrocio tra la zanzara Aedes aegypti, vettore di gravi malattie come il virus Zika e la dengue, e la sua specie gemella Aedes mascarensis. Quando la progenie di queste zanzare viene ulteriormente incrociata con uno dei genitori, si osserva che circa il 10% della nuova generazione diventa intersessuale, rendendola incapace di riprodursi. Le zanzare intersessuali presentano anomalie nei percorsi di determinazione del sesso, con la presenza di geni sia maschili che femminili. Questo porta a caratteristiche fisiche miste, poiché le zanzare sono geneticamente maschili ma esprimono tratti di entrambi i sessi. Le anomalie morfologiche cominciano a manifestarsi nella fase pupale e, nei casi più estremi, gli adulti possono sviluppare sia testicoli che ovaie, un fenomeno estremamente raro.

Grazie a queste scoperte, i ricercatori sperano di sviluppare tecniche per creare popolazioni di zanzare esclusivamente maschili, che aiuterebbero a ridurre drasticamente il numero di zanzare femmine, principali responsabili della trasmissione delle malattie. Igor Sharakhov, uno dei ricercatori principali, ha spiegato che lo studio può anche facilitare l’identificazione di nuovi geni del percorso di determinazione del sesso, utili per future strategie di controllo delle zanzare. L’approccio genetico potrebbe rappresentare una svolta significativa nella lotta contro le zanzare, specialmente in un momento in cui l’efficacia degli insetticidi è in diminuzione e la loro sostenibilità ecologica è sempre più messa in discussione.

La ricerca non solo mira a ridurre le popolazioni di zanzare, ma potrebbe anche fornire importanti informazioni sui geni che influenzano il comportamento delle zanzare femmine, aprendo nuove strade per il controllo dei vettori di malattie. Con un controllo più mirato e sostenibile delle zanzare, le malattie trasmesse da questi insetti potrebbero essere significativamente ridotte, migliorando la salute pubblica a livello globale.

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