Scoperto il rituale più antico della storia: risale a 12.000 anni fa

Il rituale documentato dai resoconti etnografici del XIX secolo offre una visione affascinante delle pratiche spirituali delle Prime Nazioni GunaiKurnai
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Un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Human Behaviour ha portato alla luce prove straordinarie di un rituale culturalmente trasmesso risalente a circa 10.000-12.000 anni fa, conservato nei caminetti di una grotta situata nel sud-est dell’Australia. Questa scoperta, effettuata nella grotta di Cloggs, nel territorio delle Prime Nazioni GunaiKurnai, rappresenta una delle testimonianze più antiche di rituali trasmessi culturalmente e getta nuova luce sulle pratiche spirituali e sociali delle antiche popolazioni indigene australiane. Il ritrovamento di questi caminetti e dei bastoni di legno di Casuarina associati, datati a un periodo così remoto, offre un’opportunità senza precedenti di esplorare la continuità e la resilienza delle tradizioni culturali che potrebbero essersi mantenute vive per migliaia di anni, attraversando epoche e generazioni.

Le prime nazioni GunaiKurnai

Le Prime Nazioni GunaiKurnai rappresentano una delle molte popolazioni indigene dell’Australia, con una storia culturale ricca e complessa che si estende per migliaia di anni. Situati nel sud-est dell’Australia, i GunaiKurnai hanno sviluppato una serie di pratiche culturali e rituali uniche che riflettono la loro profonda connessione con la terra e le risorse naturali del loro territorio. I resoconti etnografici del XIX secolo documentano dettagliatamente i loro rituali e pratiche, fornendo una preziosa testimonianza di una cultura che è riuscita a sopravvivere e prosperare nonostante le pressioni esterne e i cambiamenti ambientali.

Uno dei rituali più significativi documentati in questi resoconti riguarda l’uso di bastoni di legno di Casuarina, grasso e fuoco, con l’intento di guarire o causare danno a una persona. Questo rituale, che coinvolgeva l’attacco di un oggetto appartenente alla vittima designata a un bastone sagomato, ricoperto di grasso e fatto di legno di Casuarina, veniva poi posto davanti a un fuoco fino a quando non cadeva. Tale pratica aveva significati profondi e simbolici legati alla guarigione o alla maledizione, dimostrando la complessità e la profondità delle credenze spirituali dei GunaiKurnai.

Il rituale

Il rituale documentato dai resoconti etnografici del XIX secolo offre una visione affascinante delle pratiche spirituali delle Prime Nazioni GunaiKurnai. Questo rituale prevedeva l’uso di bastoni di legno di Casuarina, un tipo di legno particolarmente significativo per la sua resistenza e le sue proprietà simboliche. Il bastone veniva sagomato e ricoperto di grasso, un atto che probabilmente aveva una forte valenza simbolica, rappresentando la connessione tra il mondo fisico e quello spirituale. L’oggetto appartenente alla vittima designata veniva attaccato al bastone, creando un legame metafisico tra il rituale e la persona oggetto del rito.

Il bastone veniva poi posto davanti a un fuoco, un elemento che simboleggia la purificazione, la trasformazione e il potere distruttivo e rigenerativo. Il rituale si concludeva quando il bastone cadeva, un segno che il rituale aveva avuto successo. Questa pratica aveva lo scopo di guarire o causare danno, riflettendo una comprensione profonda e complessa del potere simbolico e spirituale degli elementi naturali e degli oggetti fisici.

La scoperta archeologica: il sito di Cloggs Cave

La grotta di Cloggs, situata nel territorio delle Prime Nazioni GunaiKurnai, rappresenta un sito archeologico di straordinaria importanza. Questa grotta è stata oggetto di numerose ricerche e scavi, che hanno rivelato una ricca stratificazione di reperti che testimoniano l’occupazione umana del sito per migliaia di anni. È in questo contesto che Bruno David e i suoi colleghi, in collaborazione con i proprietari tradizionali del sito, hanno fatto una scoperta straordinaria.

Durante gli scavi, gli archeologi hanno identificato due caminetti in miniatura, ciascuno associato a un bastone di legno di Casuarina. Questi bastoni sono stati datati a un periodo compreso tra 10.000 e 12.000 anni fa, facendo di essi alcuni dei più antichi esempi di rituali culturalmente trasmessi mai scoperti. La scoperta di questi caminetti e dei bastoni associati offre una visione senza precedenti delle pratiche rituali delle antiche popolazioni indigene australiane e suggerisce che la grotta di Cloggs fu utilizzata per scopi rituali per un periodo prolungato, forse continuativamente dalla fine dell’ultima era glaciale.

I bastoncini trovati nella grotta

Le analisi dei bastoncini ritrovati nella grotta di Cloggs hanno fornito ulteriori dettagli sulle pratiche rituali delle antiche popolazioni indigene. Le analisi dei residui sui bastoncini hanno indicato la presenza di grassi, coerenti con il rituale descritto nei resoconti etnografici del XIX secolo. Questa scoperta è particolarmente significativa, in quanto conferma che il rituale descritto dagli etnografi potrebbe avere radici molto più antiche di quanto si pensasse.

Tuttavia, non sono state trovate prove di cottura o riscaldamento sul sito, suggerendo che i bastoni non erano destinati a essere bruciati ma piuttosto utilizzati come parte di un rituale simbolico. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore livello di complessità alla nostra comprensione delle pratiche rituali dei GunaiKurnai e suggerisce che queste pratiche avevano significati profondi e multifaceted che non possono essere completamente compresi solo attraverso l’analisi materiale. L’assenza di prove di riscaldamento o cottura indica che il rituale potrebbe essere stato più simbolico che pratico, un atto di connessione spirituale piuttosto che un processo fisico.

Cosa significano questi risultati?

Sulla base delle prove raccolte, gli autori dello studio suggeriscono che la grotta di Cloggs fu utilizzata per scopi rituali per un periodo prolungato, forse continuativamente dalla fine dell’ultima era glaciale. Questa scoperta è in linea con i rituali documentati dagli etnografi nel XIX secolo, indicando una continuità culturale sorprendente. La capacità di mantenere pratiche rituali coerenti per un periodo così lungo è una testimonianza della resilienza e della profondità delle credenze spirituali delle Prime Nazioni GunaiKurnai.

Questa continuità culturale suggerisce che i rituali non solo avevano un significato profondo per gli individui che li praticavano, ma erano anche fondamentali per la coesione sociale e l’identità culturale della comunità. La pratica costante di questi rituali per migliaia di anni indica una forte tradizione orale e una capacità di trasmettere conoscenze e pratiche attraverso le generazioni, nonostante le sfide e i cambiamenti ambientali e sociali.

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