I sedimenti del Nilo la chiave per prevedere le inondazioni future

Periodi di maggiore umidità hanno portato a forti inondazioni e a un sistema fluviale instabile
MeteoWeb

Uno studio pubblicato su Nature Geoscience evidenzia come i cambiamenti climatici influenzino le dinamiche del fiume Nilo. Il team di ricerca, guidato da Cécile Blanchet del Centro di ricerca tedesco per le geoscienze GFZ, ha analizzato sedimenti del Nilo per comprendere le inondazioni passate e le loro cause climatiche. La ricerca mostra che periodi di maggiore umidità hanno portato a forti inondazioni e a un sistema fluviale instabile, rendendo la valle del Nilo inabitabile in certi periodi storici. La variabilità delle inondazioni è attribuita a forzature climatiche simili a quelle attuali, suggerendo che tali eventi potrebbero essere prevedibili per ridurre i rischi per le popolazioni locali.

L’analisi di un nucleo di sedimenti raccolto nel 2008 ha rivelato inondazioni stagionali durante il periodo umido nordafricano (11-6 mila anni fa). Gli strati di sedimento variano in spessore, indicando la forza delle inondazioni passate. Il confronto tra questi dati e le registrazioni degli antichi egizi ha mostrato una simile dinamica delle inondazioni nonostante le diverse condizioni climatiche. La ricerca suggerisce un rischio maggiore di inondazioni in un clima più caldo e umido, sottolineando l’importanza di strumenti di previsione affidabili e di una pianificazione infrastrutturale adeguata per evitare catastrofi future. Le scoperte del team sono cruciali per migliorare le previsioni climatiche e ridurre i rischi di inondazione.

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