Siccità, preoccupa il livello delle dighe in Basilicata: “rivedere accordo con la Puglia”

Siccità, la situazione peggiora anche in Basilicata: grande preoccupazione della Regione, che pensa a rivedere l'accordo con la Puglia
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Nelle dighe lucane, rispetto ad un anno fa, ci sono 210 milioni di metri cubi in meno di acqua e sono al momento disponibili circa 260 milioni di mc, una quota di meno di un terzo della capacità complessiva di accumulo che serve per gli scopi potabili, irrigui, industriali della Basilicata e di una buona parte della Puglia. Il Consorzio di bonifica sta effettuando continuamente delle manovre sugli schemi idrici per garantire le portate necessarie al settore agricolo ma la tendenza alla diminuzione, con piogge finora scarse e temperature più elevate in estate, destano preoccupazione. L’emergenza idrica è stata al centro del primo tavolo di lavoro del nuovo assessore all’agricoltura della Regione Basilicata Carmine Cicala nella direzione generale alle politiche agricole a Potenza, con lo scopo di fare una ricognizione delle questioni più urgenti e individuare le possibili soluzioni.

‘Il comparto agricolo – ha detto – sta vivendo un momento di grande sofferenza. La siccità e la crisi idrica stanno mettendo in ginocchio le nostre produzioni. Gli agricoltori hanno bisogno di risposte immediate e indifferibili. Il mio primo impegno è quello di sollecitare nelle sedi opportune la rimodulazione dell’accordo di programma con la Regione Puglia per garantire ulteriori metri cubi di acqua e soddisfare le esigenze delle nostre aziende agricole”. Oltre alla crisi idrica, il tavolo ha affrontato il problema dell’eccesso di popolazione del cinghiale che verrà affrontato con le norme previste dall’ultimo decreto ministeriale sull’agricoltura. Iniziative che richiedono un approccio coordinato per il controllo della peste suina africana e la gestione delle competenze dei Parchi.

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