Starlink, 50mila manovre anticollisione in 6 mesi: ecco cosa significa

Ciascun satellite Starlink ha acceso i propulsori in media 14 volte tra il 1° dicembre 2023 e il 31 maggio 2024
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Negli ultimi 6 mesi, i satelliti della megacostellazione Starlink di SpaceX hanno effettuato quasi 50mila manovre per evitare collisioni, circa il doppio rispetto al semestre precedente. Questo aumento significativo è stato rivelato nell’ultimo rapporto semestrale presentato da SpaceX alla Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti il 1° luglio 2024.

Le manovre anticollisione dei satelliti Starlink

Secondo il rapporto, ciascun satellite Starlink ha acceso i propri propulsori in media 14 volte tra il 1° dicembre 2023 e il 31 maggio 2024 per evitare oggetti orbitanti, tra cui altri satelliti Starlink, veicoli spaziali di altri operatori e frammenti di detriti spaziali. Durante lo stesso periodo, la costellazione Starlink è cresciuta da circa 5.100 satelliti operativi a 6.200.

SpaceX ha inoltre ridotto la soglia per le manovre di un ulteriore ordine di grandezza, il che significa che i suoi satelliti ora si spostano per evitare una potenziale collisione quando la probabilità di impatto è di solo una su un milione. Questa soglia è 100 volte inferiore rispetto agli standard del settore.

La costellazione Starlink

Con lanci iniziati nel maggio 2019, la costellazione Starlink è rapidamente diventata la più grande del mondo, suscitando preoccupazioni tra gli esperti di sostenibilità spaziale. Si teme infatti che il traffico orbitale in aumento renda le manovre anticollisione una necessità quotidiana piuttosto che una rara eccezione.

Hugh Lewis, professore di astronautica presso l’Università di Southampton e uno dei massimi esperti europei di sostenibilità spaziale, ha dichiarato a Space.com che l’aumento delle manovre è in gran parte dovuto alla soglia di manovra ridotta adottata da SpaceX. Secondo Lewis, se la soglia fosse rimasta invariata, i satelliti Starlink avrebbero effettuato circa 25.000 manovre nel periodo tra dicembre 2023 e maggio 2024, un numero simile ai semestri precedenti nonostante l’aumento dei satelliti.

Lewis ha anche notato che l’attività solare crescente potrebbe aver contribuito a ridurre la popolazione di detriti spaziali nell’orbita bassa della Terra. Le eruzioni solari aumentano la densità del gas nell’alta atmosfera, aumentando la resistenza sui satelliti e abbassando le loro orbite. Questo effetto, insieme all’aumento delle dimensioni della costellazione, sembra aver stabilizzato il numero di manovre.

Le manovre anticollisione e le prospettive

Le manovre anticollisione dei satelliti Starlink sono decise autonomamente utilizzando l’intelligenza artificiale a bordo. Tuttavia, queste manovre possono influire negativamente sulle previsioni future di collisione. Uno studio del Commercial Space Operations Center (COMSPOC) ha rilevato che ogni manovra rende imprecise le previsioni delle traiettorie satellitari per diversi giorni, con differenze fino a 40 km rispetto alle posizioni previste.

Inoltre, l’aumento delle manovre accelera il consumo di propellente, riducendo la vita operativa dei satelliti. SpaceX mantiene una politica di zero detriti, deorbitando i satelliti alla fine della loro vita utile. Nel periodo di 6 mesi coperto dall’ultimo rapporto, solo un satellite non è riuscito a deorbitare.

SpaceX continua a espandere la costellazione Starlink, che potrebbe arrivare a comprendere fino a 42mila satelliti. Secondo le previsioni di Lewis, il numero di manovre anticollisione di Starlink continuerà a crescere nei prossimi anni, fino a 80mila per semestre entro il 2027.

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