Il tifone Gaemi, che ha già provocato vittime e distruzione nelle Filippine e a Taiwan, ha toccato terra sulla costa sudorientale della Cina. Il tifone, il più grande a colpire quest’anno la costa orientale della Cina, ha toccato terra alle 13:50 (ora italiana) nella provincia del Fujian, ha riferito l’emittente statale CCTV. Nella provincia, sono già state evacuate oltre 150mila persone, trasferite in luoghi sicuri.
Si prevede che la tempesta scatenerà intense piogge su gran parte della Cina. I meteorologi cinesi prevedono che Gaemi attraverserà il Fujian e si dirigerà verso l’interno, spostandosi gradualmente verso nord con minore intensità. Ma i meteorologi si aspettano forti piogge in molte aree mentre si dirige verso nord.
Prima dell’arrivo di Gaemi, il massimo organo decisionale del Partito Comunista cinese ha tenuto una riunione per discutere della prevenzione delle inondazioni e dei soccorsi in caso di calamità, hanno riferito i media statali, mentre il Ministero dei Trasporti ha aggiornato la sua risposta ai tifoni al livello 2.
Le autorità locali hanno anche intensificato le allerte nelle province costiere del Fujian e dello Zhejiang. Nel Fujian, i funzionari governativi hanno ricollocato circa 150.000 persone, principalmente provenienti da comunità di pescatori costieri, hanno riferito i media statali. Con l’aumento dei venti di burrasca, i funzionari di Zhoushan nello Zhejiang hanno sospeso le rotte fluviali passeggeri per un massimo di tre giorni.
Secondo l’app VariFlight, la maggior parte dei voli sono stati cancellati negli aeroporti di Fuzhou e Quanzhou nel Fujian e Wenzhou nello Zhejiang. Secondo la CCTV, le ferrovie di Guangzhou hanno sospeso alcuni treni che attraversano le aree colpite dal tifone.
Nelle Filippine, il tifone ha provocato 21 morti e il naufragio di una nave con un carico di 1,5 milioni di litri di combustibile industriale e un’enorme fuoriuscita di carburante, mentre a Taiwan si contano per ora tre vittime e centinaia di feriti.