Il 10 agosto 1990 segna una tappa storica nell’esplorazione spaziale: la sonda Magellano, lanciata dalla NASA il 4 maggio 1989, raggiunge Venere dopo un viaggio di oltre un anno. Questa missione rappresenta un traguardo significativo per la comprensione del pianeta più vicino alla Terra in termini di dimensioni e composizione.
La sonda Magellano aveva come obiettivo principale la mappatura dettagliata della superficie di Venere tramite l’uso di un radar ad apertura sintetica (SAR). Grazie a questa tecnologia, Magellano è riuscita a penetrare la densa coltre di nubi acide che avvolge il pianeta, offrendo immagini ad alta risoluzione della superficie venusiana, mai ottenute prima.
Le scoperte di Magellano hanno rivelato un paesaggio complesso e dinamico, caratterizzato da vaste pianure vulcaniche, crateri d’impatto e segni di una geologia attiva, con prove di deformazioni tettoniche. Questi dati hanno permesso agli scienziati di avanzare nuove ipotesi sulla storia geologica di Venere e di confrontare la sua evoluzione con quella della Terra.
La missione Magellano, conclusa nel 1994, ha rivoluzionato la nostra comprensione di Venere e ha gettato le basi per future esplorazioni del pianeta, dimostrando il valore delle tecnologie radar nell’esplorazione spaziale.