Il 25 agosto 2012 moriva l’astronauta Neil Armstrong, il primo uomo sulla Luna

La sua carriera spaziale culminò con l'impresa dell'Apollo 11
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Il 25 agosto 2012 il mondo diede l’ultimo saluto a Neil Armstrong, l’astronauta che, il 20 luglio 1969, segnò indelebilmente la storia dell’umanità diventando il primo uomo a camminare sulla Luna. Armstrong, comandante della missione Apollo 11, pronunciò le celebri parole “Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità” mentre posava il piede sul suolo lunare. Quella missione non solo rappresentò un trionfo della tecnologia e della scienza, ma incarnò anche lo spirito di esplorazione e innovazione che caratterizzava la corsa allo Spazio durante la Guerra Fredda.

Nato il 5 agosto 1930 a Wapakoneta, Ohio, Armstrong sviluppò fin da giovane una passione per il volo che lo portò a diventare aviatore della Marina e poi pilota collaudatore prima di unirsi alla NASA nel 1962. La sua carriera spaziale culminò con l’impresa dell’Apollo 11, un evento che unì milioni di persone in tutto il mondo e consolidò il suo status di eroe globale.

Dopo aver lasciato la NASA, Armstrong condusse una vita riservata, dedicandosi all’insegnamento e alla promozione della scienza e dell’ingegneria. Il suo contributo all’esplorazione spaziale continua a ispirare generazioni di scienziati e sognatori.

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