Allerta tempesta geomagnetica, CME raggiungerà la Terra tra oggi e domani

L’impatto della CME potrebbe scatenare una tempesta geomagnetica, una perturbazione nel campo magnetico terrestre
MeteoWeb

Gli appassionati di aurore boreali potrebbero avere un’opportunità unica questo fine settimana, poiché una massiccia nube di particelle cariche sta viaggiando verso il nostro pianeta a seguito di un’enorme eruzione solare di classe X. Queste particelle, note come espulsione di massa coronale (CME), dovrebbero colpire la Terra tra oggi, sabato 17 agosto e domani, domenica 18 agosto, secondo lo Space Weather Prediction Center della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

Allerta tempesta geomagnetica

L’impatto della CME potrebbe scatenare una tempesta geomagnetica di entità da lieve a moderata, una perturbazione nel campo magnetico terrestre che potrebbe temporaneamente interrompere il funzionamento di alcuni satelliti, provocare blackout radio e spingere l’aurora boreale verso latitudini più basse del solito.

Nonostante la NOAA non abbia ancora stabilito con precisione il momento dell’arrivo della CME né la sua intensità, si prevede che l’aurora boreale potrebbe essere visibile negli Stati al confine tra Stati Uniti e Canada. L’attività aurorale potrebbe intensificarsi nella giornata di domenica, a seconda della forza dell’eruzione solare in arrivo.

La CME attualmente diretta verso di noi è stata espulsa dal Sole il 14 agosto, in seguito a un’eruzione solare di classe X, la classe più potente di esplosioni solari. Queste eruzioni avvengono quando le linee del campo magnetico nell’atmosfera solare si intrecciano, si spezzano e si riconnettono improvvisamente, lanciando potenti scariche di radiazione elettromagnetica nello Spazio. Le eruzioni più potenti possono essere accompagnate da CME, che viaggiano nello spazio più lentamente rispetto alle radiazioni delle eruzioni, raggiungendo la Terra alcuni giorni dopo.

brillamento tempesta geomagnetica

Il campo magnetico terrestre ci protegge in gran parte dall’assalto delle particelle cariche che compongono le CME (con alcune eccezioni significative, come il famoso Evento di Carrington del 1859). Quando queste particelle scorrono lungo le linee del campo magnetico terrestre, caricano ed eccitano le molecole nell’atmosfera, inducendole a emettere energia sotto forma di luce colorata, l’aurora boreale.

Il ciclo solare

Le eruzioni solari, le CME e le aurore sono fenomeni più comuni durante il massimo solare, il picco del ciclo di attività di 11 anni del sole. Gli scienziati avevano inizialmente previsto che il massimo del ciclo attuale sarebbe iniziato nel 2025, ma ci sono segnali che indicano che potrebbe essere già iniziato. Anche se lo spettacolo aurorale di questo fine settimana dovesse essere minore, ci saranno maggiori opportunità di osservare l’aurora boreale nei prossimi mesi.

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