Attacchi hacker in aumento dopo il caos di CrowdStrike

Gli analisti di Akamai hanno rilevato oltre 180 nuovi domini malevoli
MeteoWeb

Le conseguenze del bug informatico causato dall’aggiornamento difettoso del software di CrowdStrike del 19 luglio continuano a manifestarsi. Gli analisti di Akamai, azienda specializzata nella gestione di server e smistamento di contenuti online, hanno rilevato oltre 180 nuovi domini malevoli creati dai criminali per ingannare gli utenti. Questi domini, mascherati da servizi di assistenza, mirano a raccogliere dati sensibili e a infettare i sistemi. Le vittime preferite sono il settore no-profit e quello dell’istruzione, spesso carenti di risorse per la sicurezza informatica, che costituiscono oltre il 20% del traffico di attacco rilevato.

Secondo Akamai, questi domini fittizi si concentrano su falsi servizi tecnici, soluzioni di sicurezza inesistenti e supporto legale fraudolento, spesso utilizzando il nome CrowdStrike nei loro domini. Per aiutare le organizzazioni a difendersi, Akamai ha pubblicato una lista di indicatori di compromissione (IoC), ovvero segni distintivi di un attacco informatico. Questi indicatori aiutano a individuare e bloccare le minacce, migliorando le difese informatiche delle aziende.

L’Akamai Security Intelligence Group si impegna a monitorare e segnalare continuamente queste minacce, fornendo informazioni preziose ai clienti e alla comunità della sicurezza informatica.

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