Proseguono senza sosta le ricerche dei 6 dispersi a seguito del drammatico naufragio del Bayesian, yacht di 56 metri affondato 2 giorni fa nelle acque di Santa Flavia, nei pressi di Porticello, in provincia di Palermo. L’incidente ha lasciato sgomento e molte domande ancora senza risposta, soprattutto riguardo alla rapidità con cui la nave si è inabissata.
Fin dalle prime luci dell’alba di oggi, 21 agosto, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto e un team di tecnici e ingegneri si sono riuniti a Porticello per coordinare le operazioni di ricerca e valutare le condizioni della nave. Attualmente, il relitto giace su un fianco, a circa 50 metri di profondità. Gli esperti, che hanno effettuato una prima ispezione esterna, hanno rilevato che lo scafo non presenta falle apparenti e l’albero maestro, alto 75 metri, è rimasto intatto. Un dettaglio insolito è stato osservato dai sommozzatori: la grande deriva mobile dell’imbarcazione era parzialmente sollevata al momento del naufragio, una configurazione che si adotta solitamente quando la nave è in rada, per garantire una maggiore stabilità.
Nonostante le condizioni avverse, i sub sono riusciti a entrare nello scafo e a ispezionare gli spazi comuni. Il prossimo obiettivo è raggiungere le cabine, ma l’operazione è estremamente complessa: i sommozzatori hanno a disposizione solo 12 minuti di operatività, a causa del tempo necessario per la decompressione. Parallelamente, le ricerche proseguono anche in superficie, con l’ausilio di motovedette ed elicotteri.
Dinamica ancora oscura
Una delle questioni più sconcertanti è proprio la rapidità dell’affondamento. Fabio Genco, responsabile della centrale operativa del 118, ha riferito che i superstiti parlano di “scene apocalittiche” e descrivono come la nave sia affondata in un arco di tempo estremamente breve, tra i 3 e i 5 minuti. Genco ha inoltre raccontato come la parola “oscurità” sia stata ripetuta più volte dai sopravvissuti, a testimonianza del terrore vissuto in quei momenti concitati.
I superstiti
Dei 21 occupanti della nave, 15 sono riusciti a salvarsi e ora sono ospitati in un resort a Santa Flavia, il Domina Zagarella, trasformato in una sorta di quartier generale, dove le autorità stanno raccogliendo le testimonianze. Fra di loro ci sono James Emsilie, la moglie Charlotte e la figlia Sophia di un anno, oltre a diversi membri dell’equipaggio e alcuni passeggeri internazionali. I sopravvissuti sono protetti dall’unità di gestione crisi attivata dalla società armatrice e saranno interrogati nei prossimi giorni dai magistrati di Termini Imerese.
Il magnate britannico Mike Lynch, proprietario della nave, e il presidente di Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, figurano purtroppo tra i dispersi. Le operazioni di ricerca proseguono senza sosta, ma le speranze di trovare altri sopravvissuti si affievoliscono con il passare delle ore.
La tragedia del Bayesian rimane avvolta nel mistero, con molte domande ancora senza risposta su come una nave così imponente sia potuta affondare in un tempo così breve.