Caldo e fenomeni estremi, grandinate sempre più estreme al Nord Italia

Il numero di grandinate con chicchi di oltre 5 cm nel Nord Italia è raddoppiato rispetto agli anni '50
MeteoWeb

Il recente indebolimento dell’anticiclone africano ha permesso alle correnti atlantiche di lambire le Alpi, scatenando un violento temporale che ha ieri ha colpito Torino. La città piemontese è stata investita da nubifragi, grandinate e raffiche di vento. La cella temporalesca, alimentata dall’aria caldo-umida sulla Pianura Padana, ha causato un drastico calo delle temperature, con un crollo di ben 15°C

I chicchi di grandine hanno raggiunto dimensioni notevoli, sostenuti da moti verticali violenti all’interno del temporale. Le piogge torrenziali hanno fatto registrare accumuli di oltre 70 mm, con punte di 40 mm in un’ora.

Eventi simili, benché rari, si sono verificati nell’area anche in passato, come nel giugno del 2007. Tuttavia, le ondate di calore sempre più intense e frequenti forniscono l’energia necessaria per fenomeni estremi. Secondo un recente studio dello European Severe Storm Laboratory, riportato da Repubblica, il numero di grandinate con chicchi di oltre 5 cm nel Nord Italia è raddoppiato rispetto agli anni ’50.

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