California: una persona su cinque soffre di problemi mentali a causa del clima estremo

Particolarmente preoccupante è il dato che riguarda i giovani tra i 18 e i 29 anni
MeteoWeb

La crisi climatica non si manifesta solo attraverso fenomeni fisici come incendi e inondazioni, ma incide profondamente anche sulla salute mentale delle persone. In California, infatti, oltre il 22% della popolazione ha dichiarato di aver subito effetti negativi sulla propria salute mentale a causa degli eventi climatici estremi. Questo dato emerge da un recente studio pubblicato sulla rivista Plos Climate, condotto da un team di ricercatori delle prestigiose Università della California a San Francisco e della Stanford School of Medicine.

Lo studio

Lo studio ha analizzato i dati del California Health Interview Survey 2021, coinvolgendo oltre 24.000 residenti dello stato. Utilizzando modelli di regressione logistica, sia univariata che multivariata, i ricercatori hanno cercato di individuare le caratteristiche che rendono alcune persone più vulnerabili agli effetti psicologici dei cambiamenti climatici. Tra i principali risultati, è emerso che giovani, donne, persone di etnia caucasica, individui con un’istruzione universitaria e residenti in aree rurali sono più inclini a soffrire di disturbi mentali legati a questi eventi estremi.

Clima e salute mentale

Particolarmente preoccupante è il dato che riguarda i giovani tra i 18 e i 29 anni, che risultano avere una probabilità due volte superiore di soffrire di problemi di salute mentale rispetto agli over 65 a causa del clima. Le donne, allo stesso modo, mostrano una maggiore vulnerabilità rispetto agli uomini. Un altro aspetto emerso è che chi ha subito danni alla propria proprietà a causa di eventi climatici estremi ha una probabilità significativamente più alta di sperimentare impatti negativi sulla propria salute mentale.

Di fronte a questi risultati, emerge con urgenza la necessità di sviluppare interventi specifici per prevenire e mitigare gli effetti psicologici dei cambiamenti climatici. “Questi risultati – afferma Hwongevidenziano la necessità di sviluppare interventi mirati per prevenire e mitigare gli effetti psicologici dei cambiamenti climatici, specialmente tra i gruppi più vulnerabili”. La coesione sociale si rivela un fattore protettivo, poiché comunità unite possono agire da cuscinetto contro lo stress psicologico indotto dagli eventi climatici estremi.

Il lavoro condotto dai ricercatori rappresenta un passo significativo verso la comprensione dei legami tra clima e salute mentale. Concludono infatti: “Questo lavoro rappresenta un passo importante per comprendere meglio come i cambiamenti climatici possano influenzare la salute mentale. Grazie a questo approccio ampio e variegato siamo stati in grado di identificare le fasce di popolazione più vulnerabile. I risultati evidenziano l’importanza di sviluppare interventi di prevenzione e supporto mirati a rafforzare la resilienza individuale e comunitaria per far fronte alla crescente emergenza climatica”.

Questo studio sottolinea l’importanza di affrontare non solo le conseguenze fisiche ma anche quelle psicologiche della crisi climatica, promuovendo una maggiore consapevolezza e interventi efficaci per proteggere la salute mentale dei cittadini.

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