La vendemmia in Veneto inizierà a fine agosto, partendo con il Pinot in anticipo di una settimana rispetto al 2023. La provincia di Verona sarà la prima a raccogliere. Giorgio Polegato, presidente della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Veneto, prevede una produzione quantitativamente nella media e qualitativamente molto buona, con un recupero rispetto all’anno precedente segnato da malattie e grandinate. Tuttavia, i vigneti biologici in pianura saranno colpiti dalla peronospora.
Le principali produzioni del Veneto, Valpolicella, Prosecco e Pinot grigio, mostrano segni di ottima qualità grazie alle favorevoli condizioni climatiche. Il Veneto è leader in Italia con 11 milioni di ettolitri di vino e rappresenta il 36% dell’export italiano. Le misure adottate dai Consorzi di tutela mirano a mantenere l’attrattività dei vini veneti, nonostante le difficoltà.
In Maremma Toscana, la vendemmia è iniziata in anticipo a causa delle elevate temperature di luglio. Francesco Mazzei del Consorzio Tutela Vini spera in un calo delle temperature ad agosto per preservare la qualità dell’uva, che attualmente appare ottima.
In Emilia–Romagna, la vendemmia partirà l’8 agosto, con una produzione prevista in aumento del 10% rispetto all’anno scorso. Nonostante le preoccupazioni per la siccità e le malattie della vite, si prevede una buona qualità delle uve. Tuttavia, i costi di produzione sono aumentati significativamente, mettendo pressione sui viticoltori.